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Serie A 5° giornata: pokerissimo Inter, deludono ancora Juve e Roma. Risultati e marcatori

La quinta giornata di serie A conferma il buon momento dell’Inter che coglie ancora una vittoria casalinga contro il Verona e si conferma solitaria in testa alla classifica con 15 punti. Bel successo anche della Fiorentina, seconda, e del Milan, mentre steccano Juventus, Roma e Napoli.
La giornata che doveva dare delle risposte rispetto ad un inizio di campionato alquanto diverso dal solito vede nelle parti alte della classifica squadre come il Sassuolo, terzo con 11 punti, con uno di vantaggio sul terzetto formato da Torino, Sampdoria e Chievo. La Lazio ed il Milan sono a quota 9 e precedono la Roma, rimasta ancorata a quota 8 dopo la sconfitta di Marassi. Il Palermo, con 7 punti chiude la parte sinistra della classifica, mentre Napoli e Juventus in attesa dello scontro del San Paolo, rispettivamente con 6 e 5 punti, aprono la parte destra. A quota 5, con i Bianconeri, c’è anche l’Atalanta che dovrà giocare nel posticipo in casa dell’Empoli.  I Toscani hanno attualmente 4 punti in classifica, e precedono un quartetto a quota 3 formato da Bologna, Genoa, Udinese e Verona. Il Carpi è a quota 2, mentre il Frosinone è riuscito a conquistare il primo punto della sua avventura in serie A.

La giornata si è aperta con l’anticipo ricco di goal che ha visto il Milan battere l’Udinese al Friuli, prima vittoria fuori casa della squadra di Mihajlovic, per 3 – 2 con uno spumeggiante primo tempo, 3 – 0 con reti di Balotelli, Bonaventura e Zapata, ed un secondo tempo di sofferenza con l’Udinese che si è riavvicinata con Badu e Duvan Zapata.
Il Napoli, dopo le 10 reti segnate in due partite non è riuscito ad andare oltre il pareggio a reti inviolate sul campo del Carpi, nonostante sia stata la squadra di Sarri a fare più la partita. Il Chievo si è aggiudicato lo scontro con il Torino di ventura grazie ad una rete di Castro al 30esimo della ripresa, riscattando subito la sconfitta con l’Inter del turno precedente e confermando di disporre della rosa migliore degli ultimi anni e una solidità difensiva sulla quale Maran aveva edificato già la salvezza della scorsa stagione. Al Franchi si giocava il derby dell’Appenino, tra Fiorentina e Bologna ed i Viola di Paulo Sousa sono riusciti a conquistare i tre punti contro i Felsinei che hanno badato soprattutto a difendersi. Per la Fiorentina grande superiorità nel primo tempo ma nessuna rete all’attivo, poi nella ripresa un cambio di marcia ha portato alle segnature da parte di Blaszczykowski e Kalinic. Per gli ospiti solo una occasione da rete, con Mattia Destro che però non l’ha sfruttata a dovere. Per i padroni di casa secondo posto solitario in classifica alle spalle dell’Inter, prossimo avversario in campionato.

La capolista vince il match contro il Verona con il minimo scarto, grazie ad una rete di Felipe Melo che realizza di testa mettendo in rete un calcio d’angolo proveniente da sinistra e calciato da Telles. Risultato a sorpresa allo Stadium tra Juventus e Frosinone, che chiudono il loro match in parità con il punteggio di 1 – 1. Dopo il successo esterno contro il Genoa ci si attendeva una Juventus che desse inizio ad una striscia positiva per cercare di non perdere terreno rispetto alla testa della classifica, ma la formazione di Allegri è sembrata fare un nuovo passo indietro e, dopo il vantaggio arrivato con una rete di Zaza nei primi minuti del secondo tempo, non ha saputo chiudere la partita, rischiando qualcosa di troppo in difesa e finendo per venire raggiunta da una rete in pieno recupero di Blanchard che ha dato il primo punto in serie A al Frosinone. Le tante occasioni create dai padroni di casa più che rappresentare un alibi all’ennesima stecca di un undici non privo di talento ma ancora lontano – come dirà Barzagli a fine gara – dall’essere una squadra, costituiscano un’aggravante per una gara che doveva essere chiusa ben prima. Ed ora i Bianconeri ritrovano già a 10 punti di distacco dalla capolista Inter.
La Lazio dai due volti continua a vincere in casa e batte 2 – 0 il Genoa all’Olimpico. La formazione di Pioli passa in vantaggio nel primo tempo grazie alla prime rete stagionale del rientrante Djordjevic, e poi raddoppia nella ripresa con una grande rete da fuori area di Felipe Anderson. Per il Genoa ancora una sconfitta dopo quella casalinga contro la Juventus. Al successo della Lazio fa da contraltare la sconfitta della Roma, che non riesce a risollevarsi dopo il pari casalingo con il Sassuolo e perde per 2 – 1 a Marassi contro la Sampdoria. La formazione di Garcia ha dominato il match per lunghi tratti, ma è stata colpita prima da Eder e poi da una autorete di Manolas quando mancavano solo 5 minuti al termine della gara, complice anche alcuni errori difensivi ed un De Sanctis che, seppure non responsabile in toto, non sembra ad oggi offrire la garanzie del polacco Szczesny . Tra le due reti sampdoriane il pareggio di Salah, alla sua seconda rete consecutiva in campionato.
Il Palermo è stato piegato in casa, alla Favorita, da un pimpante Sassuolo, ca cui è bastata la pregevole rete di Floccari nel corso della prima frazione di gioco, complice anche la prestazione deludente dei padroni di casa che nella ripresa non creano una sola azione degna di nota, evidenziando un centrocampo privo di idee ed un Gilardino insufficiente. Si salva il solo Vasquez. Per il Rosanero si tratta della seconda sconfitta consecutiva, mentre il Sassuolo di Di Francesco raggiunge una brillante terza posizione in classifica a quota 11.

Questa sera chiusura di giornata con il match del Castellani tra Empoli ed Atalanta. Gli uomini di Giampaolo, dopo la trasferta vittoriosa del Friuli, cercano continuità e lo fanno affidandosi al solito terzetto composto da Maccarone e Saponara, ai quali dovrebbe affiancarsi Livaja. A centrocampo spazio anche all’ex giallorosso Paredes, autore della rete dell’1-1 a Udine, e Ronaldo. Negli ospiti, rispetto al deludente pareggio contro un Verona in 10, rientra Dramè sull’out sinistro con De Roon che potrebbe cedere il posto al rientrante Cigarini. Rientra dalla squalifica anche Pinilla, probabile centravanti, in luogo di un Denis non ancora apparso in piena forma.

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