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Sulla morte di Osama Bin Laden, un articolo di Hersch smentisce il presidente Usa

Torna di attualità negli Stati Uniti l’uccisione di Bin Laden, il capo di Al-Qaeda.

La ricostruzione fatta da Seymour Hersh, giornalista statunitense, vincitore del premio Pulitzer, il presidente Barak Obama avrebbe mentito sull’accaduto. La sua dichiarazione si basa su alcune fonti anonime dei servizi segreti del Pakistan e su altre, sempre anonime, dell’intelligence degli Stati Uniti.

Il capo di Al-Qaeda sarebbe stato tenuto prigioniero fin dal 2006, e furono gli stessi “servizi segreti” del Pakistan a rivelare agli americani dove si trovava Osama Bin Laden. Una ricostruzione, quella del premio Pulitzer, che fonti della Casa Bianca hanno definito subito come “falsa ed infondata”. Il governo statunitense continua infatti a sostenere la sua versione originaria, secondo la quale, la missione sia stata concepita ed attuata interamente dagli Usa, e che sia l’ISI, l’intelligence pachistana, che anche l’esercito pachistano, furono informati del raid contro Osama Bin Laden solo a posteriori.

Nell’articolo, che è apparso sulla “London Review of Books”, si attacca fin dall’inizio l’amministrazione Obama, dichiarando che sia la vicenda di Osama Bin Laden che molte altre dell’amministrazione dell’attuale presidente statunitense sono false. Hersh scrive in apertura dell’articolo, che la “storia della Casa Bianca”, potrebbe essere il frutto del lavoro di uno scrittore come Lewis Carroll, il famosissimo autore di “Alice nel paese delle meraviglie”.

La missione che portò all’uccisione del leader di Al-Qaeda risale al maggio di quattro anni fa, e secondo il giornalista, Osama Bin Laden non si era nascosto in modo volontario nella località dove venne poi ucciso, ma veniva tenuto prigioniero da 5 anni, prima da parte dei servizi segreti pachistani, che si servivano poi di questo fatto, sia per tenere a freno i talebani, che per ottenere appoggio da parte degli Usa.

Nell’articolo vengono citate delle fonti anonime, sia pachistane che statunitensi. La versione ufficiale, diffusa da Barack Obama subito dopo la missione, parlava invece di forze speciali americane che avevano effettuato un raid segreto e che c’era stato anche uno scontro a fuoco molto duro all’interno del villaggio dove si trovava Osama Bin Laden.

Seymour Hersh, che in passato ha scritto molto anche riguardo ad Iran, Iraq e Siria ed ha ottenuto il Pulitzer nel 1970 grazie ad un reportage su un massacro durante la guerra del Vietnam, quello di My Lai, usa spesso fonti anonime per i suoi articoli ed è per questo molto criticato negli Stati Uniti.

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