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Tensioni USA e Cina: ministro Esteri cinese evoca una nuova Guerra Fredda

Dopo le ripetute allusioni dell’amministrazione Trump al fatto che il coronavirus sia stato causato dalla Cina, tanto da chiamare il Covid-19 con l’appellativo di virus cinese, il ministro agli Esteri del governo di Pechino ha dichiarato che si è ad un passo dalla una nuova Guerra Fredda. Nel corso degli ultimi giorni si è aperto un nuovo fronte tra le due superpotenze mondiali, in riferimento alla legge sulla sicurezza di Hong Kong, criticata apertamente dagli USA. Gli Stati Uniti si sono detti pronti a reagire nel caso la legge venga approvata, mentre la Cina ha di nuovo ribadito come l’ex colonia sia una questione interna.

USA e Cina, lo scontro si sposta su Hong Kong

Pechino si appresta a definire la legge sulla sicurezza nazionale, che gli attivisti per la libertà di Hong Kong vedono come la fine dell’indipendenza dell’ex colonia e l’impossibilità di manifestare contro il governo centrale. Le proteste di massa che in questi giorni si stanno svolgendo nel più importante hub finanziario asiatico stanno di fatto monopolizzando le prime pagine dei quotidiani, tra cui il Washington Post. L’autorevole quotidiano statunitense riferisce di come gli Stati Uniti stiano pensando a un nuovo esperimento nucleare, il primo dopo il 1992, con il chiaro intento di lanciare un messaggio a Cina e Russia.

Polemiche coronavirus, Pechino chiede un’indagine libera da pressioni politiche

L’altro fronte che vede contrapposte Cina e Stati Uniti è rappresentato dal coronavirus. Mentre la comunità scientifica conferma come non ci sia alcuna prova che il virus sia stato modificato deliberatamente in laboratorio, l’amministrazione Trump dichiara di avere le prove sul fatto che la Cina sia l’unica responsabile per il virus. Dall’altra parte, Pechino nega ogni responsabilità diretta riguardo la propagazione del virus e si dice pronta a collaborare per un’indagine, a patto però che sia libera da qualsiasi pressione politica.