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Donald Trump sceglie il capo del Pentagono: sarà James “Mad Dog” Mattis

ARRIVA LA NOMINA PER IL PENTAGONO – Tra piccoli intoppi e diverse indiscrezioni, sta cominciando a prendere forma la squadra di cui Donald Trump si avvarrà una volta che sarà terminata la fase di transizione con il suo predecessore, Barack Obama. Infatti, il neo-Presidente eletto degli Stati Uniti ha annunciato in via ufficiosa, nelle ultime ore, un nuovo tassello del suo staff, e la scelta ha fatto storcere il naso ad alcuni osservatori, soprattutto per il ruolo che il prescelto andrà a ricoprire.

Trump ha svelato finalmente che sarà l’ex generale dei Marines, James Mattis, il prossimo capo del Pentagono. L’annuncio è arrivato a Cincinnati (Ohio), nel corso di una delle varie serate dedicate al suo “Thank You Tour”, nel quale il miliardario originario di New York ringrazierà tutti coloro che, nell’ultima tornata elettorale, lo hanno votato, permettendogli di ribaltare ogni sondaggio e sconfiggere Hillary Clinton.

IL PROFILO DI “MAD DOG” MATTIS – Chiamato “Mad Dog” (letteralmente: cane pazzo) dallo stesso Trump, il 66enne Mattis sarà dunque il nuovo Segretario della Difesa, anche se l’annuncio ufficiale arriverà solamente lunedì prossimo. Ex generale impegnato nel 1991 anche nella Guerra del Golfo, dove si guadagnò l’ingombrante nomignolo, Mattis è tutto fuorché un burocrate come coloro che l’hanno preceduto alla guida del Pentagono. Conosciuto all’epoca tra i suoi uomini anche come “il monaco guerriero”, si fece notare soprattutto per la sua risolutezza nel dirigere le operazioni in Afghanistan nel 2005, suscitando clamore per alcune sue affermazioni circa il piacere di “sparare a quei Talebani che schiaffeggiano le donne solo perché non portano il velo”.

Come prevedibile, la sua nomina ha creato alcuni malumori all’interno dell’establishment, culturale e politico, che aveva sostenuto la candidata democratica. Infatti, avevano fatto storcere già il naso, negli scorsi giorni, le scelte di Michael Flynn quale “National Security Advisor” e di Mike Pompeo al vertice della CIA: il vero ballottaggio, al momento, riguarda invece il ruolo-chiave di Segretario di Stato, per il quale sarebbero in lizza l’ex sindaco della “Grande Mela”, Rudolph Giuliani, e Mitt Romney, già avversario di Trump nelle primarie interne al Partito Repubblicano.

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