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Europa League: Zenit-Torino 2-0. Cronaca del match

Il Torino che tra sette giorni riceverà lo Zenit San Pietroburgo nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League dovrà essere più che perfetto e sfoderare, se possibile, una prestazione ancora più gagliarda di quella messa in campo a Bilbao, se vorrà passare il turno e approdare ai quarti di finale.

Questo ha detto il campo nell’andata giocata in Russia, dove i Granata hanno dovuto inchinarsi  per 2 a 0, vedendo fortemente compromessa la possibilità di prosieguo dell’avventura europea. Lo Zenit San Pietroburgo si è confermata squadra di alto livello, forte di una rosa più da ottavi di Champions che non da Europa League, competizione che dovrebbe, comunque, vedere nuovamente protagonista l’undici griffato Gazprom, essendo largamente prima nel campionato russo.
C’è da dire che i padroni di casa hanno avuto la strada spianata da un grave errore di Benassi, che nel giro di nemmeno mezz’ora si è fatto ammonire due volte e ha lasciato i suoi in 10 per 2/3 di match. Certo, il Torino 3 reti le ha segnate e in questo modo ha passato il turno precedente contro il Bilbao, ma la differenza sostanziale è che all’Olimpico dovrà non subirne, cosa che appare al momento molto difficile.

Nella prima mezz’ora di gara iGranata, pur non affacciandosi mai in modo troppo pericoloso dalle parti dell’estremo difensore della squadra guidata da Villas Boas, che avevano controllato i Russi senza troppi patemi, rischiando solo in avvio di gara, ma trovando in Padelli un ottimo guardiano della porta ospite. L’inesperienza a livello internazionale ha giocato, però,  un brutto scherzo a Benassi, che nel giro di 27 minuti si è fatto ammonire due volte: entrambi i cartellini sono arrivati con azioni fotocopia, con il giocatore del Torino che dopo aver perso ingenuamente palla ha commesso fallo per non far ripartire l’avversario e si è così beccato due cartellini gialli. Ventura a questo punto si è trovato a dover cambiare l’assetto tattico della squadra, rimasta scoperta in mezzo al campo: il tecnico granata ha quindi tolto Martinez e inserito Vives. Ma dopo nemmeno 9’dall’espulsione del giovane di scuola Inter è arrivato il vantaggio dello Zenit alla prima vera occasione. Smolnikov ha scoccato un tiro radente all’erba dal limite dell’area, Padelli non è riuscito a trattenere il pallone e Witsel anticipando Darmian ha messo dentro il tiro dell’1 a 0.

Lo Zenit ha sfiorato il goal anche in chiusura di primo tempo, che è poi arrivato a inizio ripresa: Ventura si era trovato a dover sostituire Vives, infortunatosi, con Farnerud e poco dopo l’ingresso di quest’ultimo Criscito ha ribattuto in rete un tiro di Hulk che era finito sul palo. Ventura a questo punto si è giocato la carta Maxi Lopez, entrato al posto di Quagliarella e che ha impensierito la difesa dello Zenit in una sola occasione. L’ultima chance il Toro l’ha avuta in pieno recupero, ma Farnerud, imbeccato con una grande giocata proprio da Maxi Lopez, ha sprecato malamente.

Ora tra 7 giorni ci vorrà una partita “da Toro”, ma questo Zenit San Pietroburgo sembra avversario molto più duro dei baschi Bilbao e l’impresa appare davvero difficile, anche se nel calcio non si può mai dire e quindi sperare è senza dubbio lecito.

ZENIT-TORINO 2-0

Marcatori:  38’ Witsel, 54’ Criscito (Z)

Zenit (4-2-3-1): Lodygin 6 –  Smolnikov  6.5, Neto 6, Garay 6.5, Criscito 7 – Javi Garcia 6, Shatov 6.5 (80’ Ryazantsev sv) –  Witsel 7 (90’ Tymoshchuk sv), Danny 6.5, Hulk 6.5 – Rondon 6.5  A disposizione: Baburin, Lombaerts, Mogilevets, Zuev, Sheydaev. All.: Villas Boas 6.5

Torino (3-5-2): Padelli 6.5 – Moretti 6, Glik 5.5, Maksimovic 6 – Darmian 5.5, Benassi 4, Gazzi 6, El Kaddouri 5.5, Molinaro6 ; Martinez 6 (33’ Vives sv, dal 52’ Farnerud 5.5), Quagliarella 5.5 (74’ Maxi Lopez 6). A disp.: Castellazzi, Bovo, Silva, Amauri. All.: Ventura.

Ammoniti: Molinaro, Glik, Benassi (T),  Javi Garcia,  Smolikov  Ryazantsev (Z)

Espulsi: 28’ Benassi (T)

Arbitro:  De Sousa (POR)

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