Mondo

Grecia: Tsipras attacca Europa “vendicativa” e Varoufakis “commessi gravi errori”

Comunque finisca la situazione greca, di certo vi è che la fiducia in un’Europa unita e solidale, ha subito un duro colpo in questi giorni.

Il premier greco Tsipras non fa nulla per nasconderlo, anzi. Nel suo primo intervento pubblico dopo la fine della maratona negoziale, che ha portato ad un accordo con la troika europea, il Primo Ministro ellenico non le manda a dire ai partner continentali e anzi se possibile rinfocola il clima di sfiducia, che si è evidenziato in questi giorni di fuoco.
Il leader di Syriza ne ha per tutti, bolla l’Europa e i suoi “padroni” come estremamente vendicativa, e non manca di lanciare frecciate di fuoco ad Angela Merkel, colpevole a suo dire di quella mancanza di flessibilità, da molti indicata come la maggiore causa della spaccatura europea.

Il giovane premier non manca di sottolineare come anche all’interno della compagine di negoziatori greci, siano stati commessi degli errori (il maggiore colpevole sembrerebbe essere l’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, il quale non aveva risparmiato a sua volta accuse allìex alleato dopo la chiusura di un accordo che valutava come una sconfitta, ndr. ), errori che però non devono far dimenticare la chiusura totali degli economisti di Bruxelles, interessati solamente ai bilanci degli stati europei.
Tsipras salva solo alcuni dei partner europei (Italia, Cipro e Francia) Paesi che fino alla fine hanno tentato di far passare un accordo meno pesante, e soprattutto più “difendibile” sotto il punto di vista della politica interna.

Le affermazioni del premier contenute in un intervista fiume rilasciata alla televisione di stato ellenica, giungono dopo le riserve espresse da alcuni economisti sui termini dell’accordo che dovrebbe portare ad un prestito ponte e far rifiatare le banche greche. L’accordo chiuso dopo una riunione fiume è visto come un compromesso lascia scontenti la maggior parte degli attori. La Germania non è riuscita a far passare la linea dura, ma anche la Grecia non è riuscita ad ottenere condizioni difendibili in Patria, l’impressione è che alla fine con la chiusura di quello che sembra un “cattivo compromesso” l’unica a perdere (soprattutto di credibilità) sia stata l’Europa.

In tutto questo si innesta la probabile mancata accettazione dell’accordo da parte del FMI (il Fondo Monetario Internazionale) che sembrerebbe intenzionato a chiudere i cordoni della borsa, fin quando Atene non riuscirà a procedere ad una ristrutturazione “importante” del debito pubblico ellenico.
Di certo vi è che Tsipras ha avuto il coraggio di andare contro gli ammonimenti dei poteri forti europei, coraggio che però probabilmente lo porterà a perdere quel consenso che aveva fatto inorgoglire il popolo greco, e che aveva portato la speranza di un economia più flessibile e soprattutto più interessata ai reali problemi del popolo ellenico e non solo.

Leave a Response