Sport

Tour de France 11° tappa: vince il polacco Majka, Nibali delude ancora

La seconda tappa sui Pirenei del Tour de France 2015, con il passaggio su 6 Gpm tra cui i mitici col d’Aspin e Tourmalet, è stata vinta dal polacco Rafal Majka, che corre per la squadra di Alberto Contador, la Tinkoff – Saxo. Per lui si tratta della terza tappa in assoluto vinta alla corsa a tappe transalpina, dopo le due vittorie nella scorsa edizione, quando nell’ultima settimana di corsa fu l’avversario più temibile per Vincenzo Nibali.

Majka ha fatto un salto in avanti anche nella classifica della Maglia a Pois, che lo scorso anno vinse con pieno merito. Per quanto riguarda la classifica generale, conferma in vetta per Froome, che ha controllato il gruppo dei suoi rivali dopo la vittoria con distacco di ieri, senza alcun problema. Negativa, invece, verrebbe da dire ancora una volta, la giornata di Nibali: il corridore siciliano era parso tonico durante l’ascesa del Tourmelet, nella quel aveva messo molte volte in testa i suoi gregari a scandire l’andatura del gruppo, ed aveva fatto delle tirate lui stesso. Nell’ultima salita di giornata però, quando il gruppetto Maglia Gialla, ha reagito ad uno scatto dell’olandese Mollema, l’attuale detentore del Tour si è staccato e nonostante sia stato aiutato da Kangert, ha chiuso con 50 secondi di ritardo sul gruppo dei migliori all’arrivo di Cauterets, posto 3 chilometri dopo l’ultimo Gpm.
La retrocessione di Nibali dal 10° all’11esimo posto è la sola variazione significativa nella classifica generale, con la decima posizione presa proprio da Mollema. Nella classifica della Maglia a Pois continua a comandare Froome, così come la Maglia Bianca dei giovani resta sulle spalle del colombiano Quintana.
Uno sprint intermedio, che si è aggiudicato il nostro Trentin, ha invece provocato il cambio di padrone per la maglia verde, che Sagan ha sfilato a Greipel, ma i due restano molto vicini, con un distacco di soli 7 punti.

La tappa che da Pau portava a Cuterets si è svolta come da previsioni, con la classica fuga da lontano, che è partita dopo che il gruppo ne aveva ripresa un’altra con 4 corridori, nata nei primi chilometri di corsa. Il massimo vantaggio accumulato dai fuggitivi è stato di 45 secondi, ma il gruppo li ha ripresi quando la corsa era intorno al 50esimo chilometro. Dopo alcuni tentativi di poco conto, quando sono stati percorsi 70 chilometri, va via la fuga che caratterizzerà l’intera giornata, con sette corridori, che durante la salita del Col d’Aspin vengono inseguiti da Daniel Martin, che li raggiunge e si aggiudica lo sprint del Gpm, con Voeckler secondo e Pauwels terzo. Il gruppo sembra voler controllare da lontano e transita in cima al Cold’Aspin con quasi 7 minuti di ritardo.
Dopo la discesa si attacca immediatamente il Tourmalet, ed nel corso della salita parte Majka, che quando si arriva in cima all’Hors Categorie più mitico del Tour ha più di un minuto sugli inseguitori, Mentre il gruppo perde molte pedine per ritiro, Nibali mette i suoi a tirare, ma i big passano tutti insieme al Gpm e Froome sembra non avere alcun problema nel controllare gli avversari. In cima al Tourmalet il ritardo del gruppo è stato ridotto a circa 5 minuti. Majka continua la sua fuga anche in discesa, dal gruppetto si stacca Pauwels e poi anche la coppia Buchmann – Daniel Martin. Con questa situazione si affronta l’ultima salita con Pauwels che viene superato prima da Martin e poi da Buchmann che si classificano nell’ordine alle spalle di Majka che nel finale controlla agevolmente. Dietro l’accelerata di Mollema causa una frattura nel gruppo Maglia Gialla, della quale fanno le spese diversi corridori, tra cui Nibali, ormai definitivamente escluso per la vittoria finale e che ora dovrà pensare, al massimo, ad un successo di tappa.

Leave a Response