Calcio

Champions League Real Madrid-Juventus 1-1: Morata stoppa i Galacticos, si va a Berlino. Cronaca match

Al Santiago Bernabeu la Juventus torna a scrivere un altro capitolo importante della sua storia recente, ed in particolare della sua storia europea, pareggiando per 1 – 1 con il Real Madrid e qualificandosi per la finale di Champions League che si giocherà il 6 Giugno prossimo a Berlino, e nella quale troverà un’altra squadra spagnola, il Barcellona dell’attacco delle meraviglie ( per Messi, Suarez e Neymar sono 114 le reti in questa stagione!).

Il pareggio è arrivato con una rete di Ronaldo su calcio di rigore nel corso del primo tempo, ed una di Morata nella ripresa su appoggio di testa di Pogba. La Juventus ha meritato la qualificazione per quanto fatto, sia nell’ambito dei 180 minuti (anche se la capocciata di Rodriguez in quel di Torino se fosse andata in rete, anzichè spegnersi sulla traversa, probabilmente, avrebbe fatto pendere diversamente il piatto della bilancia), che di questa singola partita, nella quale il Real Madrid, pur creando una buona mole di occasioni e facendo registrare un maggiore possesso di palla non ha mai dato l’impressione, soprattutto nella ripresa, di poter essere veramente pericoloso, anche quando attaccava a pieno organico, sia sullo 0 – 0 che sull’ 1- 1.
I giocatori juventini hanno mostrato grande convinzione nei propri mezzi anche contro una squadra che ha molti più assi al suo interno,  e che proprio per questo poteva essere fermata solo giocando da squadra e mantenendo alta la concentrazione per tutta la durata del match. Unico errore, l’entrata troppo irruenta di Chiellini su un  James Rodriguez  che si stava defilando sulla linea di fondo, che ha portato al calcio di rigore, ma nel complesso un controllo di gara intelligente che ha concesso qualche tiro di più agli Spagnoli, ma che ha visto la  Juventus avere le migliori occasioni per raddoppiare nel finale, prima con Marchisio e poi con Pogba, tiri parati entrambi da Casillas, che non aveva invece potuto fare niente sulla conclusione di Morata che aveva anche battuto in terra prima di spegnersi in rete alle sue spalle.
Una squadra bianconera che, ancora una volta, ha dimostrato di utilizzare cuore e testa, soffrendo in alcuni momenti del match, soprattutto nella prima parte, ma riuscendo a non perdere mai  distanze e  concentrazione. D’altronde era logico al Bernabeu  mettere in preventivo che il Real creasse almeno un paio di palle goal.
Una partita storica per i Bianconeri, sulla carta sfavoriti, che mette la Juventus nella posizione di poter concludere un’annata fantastica, visto che dopo lo scudetto ci sono in palio sia la Champions League che la Coppa Italia. Una stagione iniziata con l’improvviso addio di Conte e con l’arrivo di Allegri, che dopo il tricolore vede il raggiungimento di due finali, grazie ad un rendimento sul quale, probabilmente, non avrebbero neppure scommesso i dirigenti torinesi ad inizio stagione. La mano del tecnico dell’ultimo scudetto milanista sembra essersi vista soprattutto in campo europeo, con la Juventus capace di compiere un notevole passo avanti rispetto alla scorsa stagione, quando venne eliminata nella fase a gironi, complice la sconfitta in casa del Galatsaray di Mancini, e qualificandosi di nuovo per la finale dopo 12 anni dall’ultima volta.

Ad inizio gara c’è la conferma di Pogba in campo fin dal primo minuto: il centrocampista francese sta bene dal punto di vista fisico ed ha convinto Allegri nell’anticipo di campionato con il Cagliari, nel quale, grazie alla deviazione di un difensore isolano, è andato anche in rete. Resta fuori Pereyra, che poi lo sostituirà negli ultimi minuti di gioco.
Gli altri sono tutti i titolari che hanno giocato anche all’andata, con difesa a 4, che poi passerà a 5 nel corso della ripresa quando Pirlo viene sostituito da Barzagli. In casa Real Madrid, Ancelotti ripropone Benzema dopo 2 mesi di assenza, ed il Francese, seppur non al meglio, risulterà nettamente il più pericoloso nel trio offensivo coposto da Bale e Cristiano Ronaldo. Per il resto squadra confermata rispetto a Torino.  Nella ripresa lo stesso Benzema , evidentemente a corto di gamba, sarà sostituito dal “Chicarito” Hernandez, con il Messicano, in passato più volte accostato alla stessa Juve,  autore di una mezz’ora impalpabile.
Nel primo tempo, dopo 15 minuti nei quali la Juventus interpreta la gara meglio del Real Madrid, i Bianconeri sembrano andare in sofferenza concedendo una grandinata di conclusioni, agli avversari. Saranno ben 13: poche di queste, se si esclude una staffilata di Bale dai 30 metri ben respinta dal poritere bianconero, però, hanno il marchio della pericolosità, ed allora per sbloccare il risultato serve un calcio di rigore, che James Rodriguez ottiene più per una ingenuità di Chiellini che per merito proprio. Il difensore juventino tocca il Colombiano, anche se non ce ne sarebbe bisogno, e l’ex Monaco non fa nulla per rimanere in piedi, finendo a  terra con Eriksson che concede il penalty.
Sul dischetto si presenta Cristiano Ronaldo, che mette in rete centralmente dopo aver spiazzato Buffon, segnando la rete n° 77 in Champions League e raggiungendo a questa stratosferica quota Leo Messi. Sulle ali dell’entusiasmo i Blancos cercano il raddoppio, con la squadra di Allegri spesso in affanno, nel momento più critico del match, con i padroni di casa vicini alla rete in quattro circostanze. Prima, al termine di un contropiede mrtifero, è Cr7, messo Lictsteiner a gambe legate, a tentare un improbabile assist, anzichè concluedere a rete. P oi tocca a Benzema far gridare al 2-0, prima con con conclusione di testa su corner disinnescata da Buffon, poi con una staffilata che si spegne a lato del montante di sinistra ed infine con una botta potente sul primo palo sche obbliga il portiere della nazionale ad un intervento difficile.

I bianconeri intanto si ricompattano e vanno negli spogliatoi sotto solamente 1 – 0. Nella ripresa la Juventus appare più lucida del Real Madrid, anche se sono ancora gli Spagnoli a tenere più a lungo in mano il gioco; i Bianconeri però si fanno vedere in alcune occasioni e fanno respirare la difesa. Quando si sta per arrivare al 18esimo minuto arriva la rete del pareggio juventino: una punizione calciata da Pirlo in mezzo all’area madridista viene ributtata fuori da Casillas, che salta su Chiellini, ma Vidal è lesto a rimetterla in area; qui Pogba salta più in alto di tutti e rispedisce il pallone al centro per Morata, con il prodotto delle giovanili madriliste  che è bravo sia nel controllo che nella battuta a rete., pallone potente che sbatte per terra, prima di infilare Casillas per la rete dell’1-1
Mentre il Real torna ad attaccare, ma senza avere le idee troppo chiare e non creando vere occasioni da rete, se si esclude una girata di Bale da pochi metri che fa la barba al motante,  è la Juventus a trovare due occasioni per il raddoppio, con Casillas bravo ad intervenire prima su Marchisio e poi su Pogba. Dopo quattro minuti di recupero arriva il fischio dell’arbitro che sancisce la meritata vittoria bianconera.
Ed ora l’ultimo ostacolo al sogno: il Barcellona, nello stadio di Berlino che nove anni fa vide la nazionale azzurra vincere il titolo mondiale, nella speranza che il tutto si traduca non solo in un buon auspicio.

REAL MADRID-JUVENTUS 1-1 (o 1-0)

MARCATORI: 23′ Cristiano Ronaldo (r) ’,  57′ Morata

REAL MADRID (4-3-3): Casillas 6 – Carvajal 5.5, Varane 5.5, Sergio Ramos 6, Marcelo 6 – Isco 6.5, Kroos 5, James Rodriguez 6.5 – Bale 5, Benzema 6.5 (67′ Hernandez 5.5), Cristiano Ronaldo 5.5.
A disposizione: Keylor Navas, Pepe, Coentrao, Arbeloa, Illarramendi, Jesé.  All. Ancelotti.

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 7 – Lichtsteiner 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, Evra 6.5 – Marchisio 6.5, Pirlo 5.5 (79′ Barzagli 6), Pogba 6.5 (88′  Pereyra sv) –  Vidal 7 – Tevez 5.5, Morata 7 (82′ Llorente 6)
A disposizione: Storari, Padoin, Sturaro, Coman.  All. Allegri.

Ammoniti: Isco, James (Rm) Lichtsteiner, Tevez (J)

ARBITRO: Eriksson (Sve).

 

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