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Ennesima sconfitta e Parma scoppia. Lucarelli veleno contro Tavecchio “Interessano le piccole solo quando servono i voti”

Il Parma continua a vivere la sua inesorabile implosione sia in classifica che per quanto riguarda la situazione finanziaria e dirigenziale della squadra. Lo stesso Donadoni attacca la presidenza ed i toni si fanno più accessi all’indomani della sconfitta con il Chievo.

Il tecnico emiliano, però, si dice soddisfatto dei propri ragazzi nonostante la sconfitta, in quanto i giocatori ce l’hanno messa davvero tutta per combattere in dieci contro la squadra avversaria. Inoltre Donadoni sottolinea come, in realtà, il match sia stato più che equilibrato, con la decisiva rete ospite scaturita soltanto da un calcio piazzato di Zukanovic.
Inevitabile quindi che le sue critiche siano rivolte non ai propri giocatori, quanto all’arbitro, ritenuto colpevole di eccessivo fiscalismo in occasione del secondo cartellino giallo ai danni di Galloppa, per una decisione arbitrale che ha costretto i padroni di casa in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco.
L’ex tornante rossonero, inoltre, non risparmia critiche all’ambiente esterno, sottolineando come, da tempo immemore, la Proprietà, o meglio le diverse Proprietà che si sono alternate, hanno promesso vanamente interventi e nuove opportunità per la squadra, ad oggi tutti sempre naufragati. Nonostante, però, la differenza di intenti e priorità tra Donadoni e i vertici del Parma, il tecnico si dice comunque determinato nel condurre la squadra per un finale di stagione onorevole, non avendo mai pensato di lasciare i suoi ragazzi alla deriva, in quanto nel calcio non contano solo i soldi, ma anche il rispetto nei confronti di giocatori e collaboratori.

Toni più decisi e pungenti quelli usati da capitan  Lucarelli che, a nome anche della resto della squadra, esprime tutto il malcontento di un undici che non vuole arrendersi a retrocedere in classifica così malamente. Il difensore gialloblù, però, ammette come il Parma stia andando alla deriva, lasciato solo anche dai poteri istituzionali, che avrebbero dovuto sostenerlo anzichè ora pontificare sulla sua situazione. Il giocatore si rivolge così alla Lega e a Tavecchio per conoscere i motivi dell’abbandono di una squadra così importante, nel momento delle votazioni, però, sfruttata per ricevere i voti utili a porre le giuste persone sulle poltrone.
Da Giugno, infatti, la squadra è stata abbandonata, oltre che dalla Lega, anche dalla stessa vecchia presidenza di cui fanno parte Ghirardi e Leonardi, anche se il Ds almeno è rimasto al suo posto, cercando di trovare una soluzione.
Da parte del centrale, nessuna preclusione per il nuovo Presidente, il quarto in stagione, anche se Lucarelli sottolinea come ora, oltre alle belle parole, servano i fatti. Fatti e dimostrazioni di buona volontà, tanto che se la nuova Proprietà lavorasse a ridare lustro alla Società, pur ricevendo gli stipendi a fine stagione, il capitano sarebbe pronto a firmare subito.

Tra speranze e dubbi, l’unica cosa certa attualmente del Parma sono i 9 punti e lo spettro, più che di una retrocessione ormai certa, del fallimento di un club che ha fatto la storia dal calcio italiano nell’ultimo ventennio.

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