Donna

Giornata Internazionale della Donna ai tempi della pandemia: denunciare ogni violenza per tutelare i diritti delle donne

L’8 marzo per qualcuno viene paragonato – erroneamente – al giorno di San Valentino, durante il quale si regalano dei fiori alle donne per omaggiarle con affetto e con amore.

Invece, non si tratta di una festa ma di una data durante la quale si dovrebbe ricordare la Giornata Internazionale della Donna, la cui ricorrenza cade appunto l’8 marzo. Un momento di riflessione per ricordare le conquiste ottenute nel corso dei secoli dalle donne, in ambito sociale, economico e politico.

L’8 marzo 1908

In questo giorno, si narra, avveniva purtroppo una delle più famose stragi della nostra storia: in una fabbrica di abbigliamento di New York, un incendio provocò la morte di 129 donne ed è da qui che la festa della donna viene legata alla giornata dell’8 marzo. In realtà sembra che si tratti però soltanto di una leggenda e pare che questo evento non accade mai. Documentazione attestante ad un incendio risale invece al 25 marzo 1911: in questa tragedia persero la vita 140 persone, fra le quali soprattutto donne italiane e provenienti dall’Europa dell’Est, immigrate per trovare lavoro. È questo l’accadimento che è diventato, dunque, negli anni il simbolo della campagna che viene celebrata per sostenere i diritti delle operaie.

Festa della donna e mimosa

La mimosa è un bellissimo fiore profumato che esprime allo stesso tempo la bellezza e la fragilità, proprio come in una donna riescono a convivere il fascino e la delicatezza. L’associazione di questo fiore alla ricorrenza della festa della donna risale al lontano 1946 quando due figure femminili italiane – Rita Montagna e Teresa Mattei – entrambe iscritte all’UDI (Unione Italiana Donne) decisero di adottare questo fiore come simbolo della manifestazione. È un fiore insolito ed è l’unico che fiorisce in marzo. Inoltre, a differenza di altre specie, la mimosa riesce a svilupparsi e a crescere anche sui terreni più aspri e difficili, nonostante la sua fragilità. Quale fiore, dunque, poteva meglio rappresentare le donne se non la mimosa?

Giornata Internazionale della Donna e femminicidi

E mentre da una parte si cerca di portare avanti e promuovere l’emancipazione e i diritti delle donne, dall’altra è allarmante il numero di femminicidi che ogni anno si registrano in Italia, e non solo. L’emergenza Covid ha inoltre addirittura esasperato la situazione, in quanto ha costretto a rimanere maggior tempo alcune donne recluse in casa con il proprio “futuro assassino”.

Bisogna ripartire dalla prevenzione, affermano tutte le associazioni a favore delle donne, così come si deve spingere sempre di più le vittime di violenze a denunciare, prima che sia troppo tardi. L’appello della Lamorgese è oggi il seguente: “Ancora una volta mi rivolgo a tutte le donne che si trovano, o potrebbero trovarsi, in una situazione di difficoltà per dire loro di continuare ad avere fiducia nelle istituzioni, nelle forze di polizia e nella magistratura che sono sempre al loro fianco. Bisogna denunciare subito le situazioni di pericolo”. E ricordiamoci che le violenze non sono soltanto quelle fisiche, ma anche quelle psicologiche e coercitive e tutte quelle azioni che in qualche modo privano la donna della sua libertà.