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Il Milan vince a Roma e resta agganciato all’Inter

Torna il sorriso al Milan, dopo le due cocenti sconfitte in campionato, brucia ancora il pesante ko inflitto dall’Inter nel derby, e la parentesi europea, la squadra di Pioli torna alla vittoria.

Un successo importante che non solo interrompe una striscia di due sconfitte consecutive, ma soprattutto permette ai rossoneri di rimanere agganciati all’Inter che nel pomeriggio ha liquidato il Genoa con un agevole 3-0.

La 24^ giornata giornata si chiude con il successo esterno del Milan sulla Roma, che appare sempre più in crisi e vittima delle sue situazioni non risolte. La partita è bella e vibrante, come di rado accade nel campionato italiano.

Succede tutto tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa. Il Milan passa in vantaggio con un rigore trasformato da Kessie, malgrado Ibrahimovic sia in campo, segnale evidente che il nuovo rigorista del Milan sia diventato proprio l’ivoriano, dopo appena cinque minuti del secondo tempo pareggia Veretout con un tiro da fuori area, ma otto minuti dopo il pareggio Rebic, servito da Saelemaekers, mette a segno il definitivo 2-1 in favore dei rossoneri.

Una vittoria che però lascia strascichi pesanti in casa rossonera con Ibrahimovic, Calhanoglu e Rebic che hanno dovuto abbandonare il campo, vittime tutti e tre di guai muscolari. Problemi apparentemente non seri, anche se saranno da verificare con le apposite indagini strumentali, ma che preoccupano Pioli in vista del turno infrasettimanale.

Mercoledì il Milan ospiterà l’Udinese e avere o meno a disposizione questi uomini può fare la differenza nell’inseguimento all’Inter.

Insoddisfatto della sua Roma Fonseca che al termine della gara parla di imprecisione e approccio sbagliato alla partita. La Roma è mancata nella prima parte del match e prosegue la non certo esaltante statistica che in questa stagione non l’ha ancora mai vista uscire vincente da una sfida contro una big. Negli scontri diretti la squadra romana è riuscita a ottenere solo tre pareggi, lasciando molti dubbi sulla forza psicologica della squadra.