Scienze e Tech

iPhone 6: arrivo in italia il 26 Settembre, ma costerà più che in tutta Europa

I fan italiani della tecnologia e soprattutto gli appassionati dei prodotti Apple stanno eseguendo il conto alla rovescia per l’arrivo in Italia del nuovo iPhone 6 e dell’iPhone 6 Plus, programmato per il prossimo 26 Settembre.

Con una sorpresa, in quanto gli acquirenti italiani lo pagheranno più caro che nel resto d’Europa. Intanto le prenotazioni di questo nuovo modello hanno fatto segnare un nuovo record, facendo così registrare anche un rialzo in borsa delle azioni della società. Negli altri paesi europei come Spagna, Austria, Germania, Olanda e Belgio, il prezzo del modello base sarà di 699 euro, mentre quello dell’iPhone 6 Plus varierà tra i 799 ed i 999 euro. Sul mercato italiano il prezzo sconta anche l’applicazione del Decreto Franceschini, che riguarda “l’equo compenso“, e che ha indotto la Apple ad aumentare i listini, scaricando così sulle spalle dei clienti il costo del “balzello”, che ha colpito i tablet e gli smartphone.
Nonostante tutto il prezzo non ha scoraggiato i clienti e la stessa Apple ha comunicato che per i nuovi modelli si sono registrati ordini record. L’alto numero delle richieste ha superato l’offerta e quindi si prevede che molte possano essere soddisfatte solo nel mese di Ottobre. Secondo quanto dichiarato da Tim Cook, Amministratore Delegato della “mela morsicata”, i nuovi modelli iPhone sono migliorati da tutti i punti di vista ed il sensazionale accoglimento da parte dei clienti fa felice l’azienda, che farà di tutto per consegnarli nel minor tempo possibile.

In Italia si registra anche la presa di posizione del Codacons, che invita i nostri connazionali a non acquistare gli iPhone 6 in quanto i prezzi risultano ancora buna volta più alti rispetto agli altri Paesi. Codacons afferma che Apple deve allineare i propri listini a quelli del resto dell’Europa ed invita al “boicottaggio” fino a quando Apple non cambierà la sua strategia commerciale in Italia. Per un appello, a giudicare dei primi dati, che rimarrà desolatamente inascoltato.

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