Al momento, gli esperti hanno reso noto che l’epicentro del violento terremoto si trova a circa 20 km a nord-ovest della cittadina di Ranau e che il sisma sembra essersi scatenato intorno alle 7.00 del mattino ora locale a circa 10 km di profondità.
Sulla base delle informazioni ufficiali rilasciate dal Ministro del Turismo con un tweet, si è a conoscenza del fatto che la scossa, durata appena qualche decina di secondi, ha creato numerosi smottamenti e che, fino ad adesso, il numero delle vittime ammonta a cinque alpinisti che sono rimasti vittime della caduta di rocce e detriti.
Il Governo malese ha reso noto, inoltre, che tutte le autorità si stanno adoperando per portare in salvo gli alpinisti rimasti bloccati sulla montagna senza, però, pronunciarsi in merito ad altre possibili vittime del sisma della scorsa notte che, comunque, non sono escluse. A tale proposito, fonti governative precisano che le operazioni di salvataggio potrebbero protrarsi per tutto l’arco della giornata a causa del terreno particolarmente impervio e delle numerose difficoltà che incontreranno le squadre di soccorso nel loro percorso.
Tra le altre cose, è opportuno precisare che il terremoto è avvenuto in un momento della giornata in cui il flusso di visitatori recatisi presso il monte Kinabalu è particolarmente intenso e, dunque, ancora non è possibile stabilire con esattezza il numero degli alpinisti rimasti bloccati sulle pareti della montagna.
In ultimo, si specifica che terremoti di tale intensità sono poco frequenti in Malesia che, invece, è abituata a fare i conti con una costante attività vulcanica e con un’attività sismica non particolarmente violenta né, tanto meno, disastrosa.
A questo punto, non resta che attendere i comunicati ufficiali in continuo aggiornamento rilasciati dalle autorità competenti malesi per conoscere il numero delle vittime e, soprattutto, per avere aggiornamenti in merito all’esito delle operazioni di salvataggio attualmente in corso.
