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Marotta in tackle su Lotito ” È pericoloso, all’estero ridono di noi”

Non si placano le polemiche dopo la rivelazione di un’intercettazione che vede coinvolto il Presidente della Lazio, nonché consigliere della Federazione Italiana Gioco Calcio, Claudio Lotito.

Il numero uno anche della Salernitana, durante una telefonata con il dirigente dell’Ischia Pino Iodice, avrebbe parlato dell’intero sistema calcistico italiano, coinvolgendo nel suo discorso anche le Leghe. In particolare, Lotito ha rivelato che nel caso in cui dovessero andare in Serie A squadre come Carpi, Latina e Frosinone sarebbe un problema per il massimo campionato italiano, in quanto si tratterebbe di team che non vantano un appeal straordinario e ancor meno un bacino di utenza rilevante. Un discorso che, comunque, riguarda soprattutto i diritti televisivi.
Sempre nel corso della telefonata, si comprende chiaramente come il patron laziale cerchi di convincere il dirigente dell’Ischia, invogliandolo a sostenere il suo programma, con lo stesso Iodice che sostiene di come, in caso contrario, sarebbe stato privato dei contributi federali. Claudio Lotito ha avuto parole tutt’altro che generose anche nei confronti del presidente della Lega di Serie A Beretta, di Abodi e di quello della Lega Pro Mario Macalli. Il Consigliere federale, infatti, ha affermato che questi ( poi rettificherà di come le sue parole erano rivolte non alle persone, ma alla semplice carica che ricoprono, ndr), dal punto di vista decisionale, varrebbero zero.

Forti e contrapposte le reazioni provenienti dal mondo del calcio. La Juve, da sempre contraria al mandato di Tavecchio e, di conseguenza, alle idee di Claudio Lotito, ha commentato con amarezza e preoccupazione le parole del presidente della Lazio. In particolare, il direttore generale Giuseppe Marotta, poco prima dell’inizio della sfida tra Cesena e Juventus, conclusasi poi sul risultato di parità, ha dichiarato che il calcio italiano ha davanti a sè uno scenario piuttosto preoccupante.

“Non esiste più il rispetto – ha detto il dg dei bianconeri ai microfoni di Sky Sport – . Si parla poco di calcio, sembra quasi di essere tornati ai tempi del Medioevo, in particolare al periodo dove regnavano vassalli, feudatari e valvassori. Il nostro Presidente non ha mai condiviso questa politica calcistica e, del resto, è stato tra coloro i quali hanno consegnato un progetto diverso da quello di Tavecchio presso la presidenza federale”

Parole chiare e un giudizio nettamente contrario all’attuale dirigenza federale, secondo l’uomo mercato bianconero “non adeguata“.
Marotta, inoltre, continua mettendo in guardia relativamente al pericolo di accentrare tanto potere nelle mani di un solo personaggio quale Lotito. Nonostante anche l’ex dirigente doriano stigmatizzi le modalità attraverso le quali sia venuto alla luce il pensiero di Lotito, per Marotta è inaccettabile che un consigliere federale ritenga Beretta inutile e Abodi un inetto.
Condividendo la necessità di una riforma del mondo pallone, in casa Juve non si apprezza il modo di operare di chi si trova al vertice della Figc, richiamando alla necessità di far riferimento a regole democratiche, che passino dalle assemblee. Marotta sottolinea l’impegno bianconero, ma anche le difficoltà di cambiare le cose davanti ai mulini a vento, aprendo, visto la situazione attuale, anche all’intervento di personalità esterne più idonee a gestire la situazione.
Una situazione che, sempre secondo il dirigente juventino, raccoglie il biasimo all’estero, dove si sorride di fronte alla totale mancanza di etica presente in Italia.

E in chiusura l’ennesima stoccata ad un Lotito, comunque ridimensionato da Marotta:

“Lotito è un personaggio che millanta molto, in realtà non ha tutto questo potere. Il discorso è che con dichiarazioni di questo tipo le società minori possono essere soggette ad una maggiore tensione”

E la lotta in Federazione continua…

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