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Motogp Gp d’Aragon: Storia del circuito e i vincitori delle ultime edizioni

Il motomondiale fa tappa in questo weekend al Motorland Aragon, circuito spagnolo che ospita i bolidi a due ruote  a partire dal 2010, quando si corse su questa pista in sostituzione del GP d’Ungheria. Con quella sul circuito di Aragon sono 4 in totale le gare del motomondiale che si corrono in territorio spagnolo, che già vede protagonisti i circuiti di Jerez, Catalunya e Valencia.

Il circuito si trova ad Alcañiz una località che fa parte della comunità autonoma dell’Aragona, èd il suo progetto è stato realizzato da Hermann Tilke in collaborazione con Pedro De La Rosa, ex pilota di Formula 1. La pista ha una lunghezza di 5.078 metri, ed una delle sue caratteristiche peculiari sono i curvoni in pendenza, molto impegnativi per i piloti. I suoi 17 tornanti,  inoltre, richiedono molta precisione nella guida ed una moto molto stabile.
Fin dalla sua prima edizione il GP d’Aragon è stato molto apprezzato dai piloti, per le caratteristiche del tracciato, impegnativo, ma nello stesso tempo spettacolare.

Nelle prime due edizioni, quella del 201 e quella del 20111, si è affermato l’australiano Casey Stoner, la prima volta correndo con la Ducati e la seconda in sella alla Honda. La casa giapponese ha poi ottenuto altri due successi in fila, prima nel 2012 con Dani Pedrosa e poi nel 2013 con l’altro pilota spagnolo Marc Marquez. L’edizione dello scorsa anno ha visto, invece, la prima vittoria della Yamaha, che ha fatto centro con Jorge Lorenzo.
Su questa pista si è imposto, in Moto2, nel 2010, Andrea Iannone, oggi portacolori della Ducati nella MotoGP, ed anche Romano Fenati che ha vinto la scorsa stagione in Moto3. Il gruppo dei piloti della MotoGP arriva a questa gara in terra spagnola con Valentino Rossi in testa alla classifica dopo aver incrementato il suo vantaggio nel GP di San Marino, corso a Misano Adriatico, nel quale il compagno di squadra è caduto ed il pilota italiano si è aggiudicato la quinta posizione nella gara vinta da Marc Marquez,

Nella prima edizione, quella del 2010, fin dalle prime prove si mette in mostra la Ducati, sia con Casey Stoner che con lo statunitense Nick Hayden. Stoner ottiene anche la pole, mentre il compagno di squadra si piazza quarto, preceduto da Lorenzo e Pedrosa. Al via della gara il pilota Ducati scappa subito e controlla gli attacchi che gli porta Pedrosa, mentre dietro la lotta tra Lorenzo ed Hayden si conclude con l’Americano al terzo posto. Finisce sesto, invece, Valentino Rossi.
L’anno successivo si assiste ancora ad uno show di Stoner, che prima conquista un pole a suon di record, poi domina la gara conquistando la vittoria che lo fa scappare definitivamente per la vittoria del titolo mondiale. I due spagnoli, Pedrosa e Lorenzo si piazzano sul podio alle sue spalle, mentre il quarto posto viene conquistato da Marco Simoncelli. Valentino Rossi, che al via era stato costretto a partire dai box, chiude decimo.
Nel 2012 Casey Stoner è assente per infortunio, ed il suo posto viene preso da Jonathan Rea, che si classificherà al settimo posto. Nelle prove ufficiali spicca Jorge Lorenzo in sella alla Yamaha, ma la domenica il Maiorchino viene superato da Dani Pedrosa che si aggiudica la corsa, effettuando anche il giro più veloce in gara, mentre al terzo posto si piazza Andrea Dovizioso in sella ad una Yamaha privata. Soltanto ottavo posto per Valentino Rossi, che con la pista di Aragon non ha mai trovato il feeling giusto.
Nel 2013, anno del suo esordio in MotoGP, Marc Marquez si aggiudica il GP d’Aragon precedendo il suo grande rivale Lorenzo, e Valentino Rossi, che trova così il suo primo podio sulla pista spagnola. Nelle prove ufficiali la pole era stata conquistata da Marquez, con Lorenzo secondo ed il pilota di Tavullia quarto. Dani Pedrosa, che era partito dalla terza posizione in griglia, è costretto a ritirarsi nel corso del quinto giro, ma è autore del giro più veloce in gara.
Nel 2014 Jorge Lorenzo riesce ad interrompere il predominio delle Honda aggiudicandosi la prima gara stagionale. Il pilota spagnolo era partito dalla settima posizione in griglia ed è stato capace di una grande rimonta, vincendo davanti a Aleix Espargaro su una Yamaha privata e Cal Crutchlow su Ducati. La gara è stata bagnata negli ultimi giri e Lorenzo ha colto al volo la scelta di cambiare moto, mentre altrettanto non hanno fatto i due piloti Honda, Marquez e Pedrosa che si trovavano in testa dopo essere partiti dalle prime due posizioni della griglia. Entrambi sono caduti nell’arco di un giro e si sono poi classificati al 13esimo e 14esimo posto. Ritiro, invece, per Valentino Rossi, in sella all’altra Yamaha e per le due Ducati, con in sella Iannone e Dovizioso. Per Jorge Lorenzo anche il giro più veloce in gara.

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