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Motogp Gp della Malesia: follia di Rossi o trappolone di Marquez? A godere comunque è Lorenzo. Cronaca della corsa

Il Gran Premio della Malesia 2015, corso sul circuito di Sepang, sarà ricordato come quello delle polemiche, delle sportellate e della sanzione a Rossi, che con il suo terzo posto conserva 7 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo, secondo alle spalle di un inarrivabile Pedrosa, ma partirà in ultima posizione a Valencia nell’ultimo GP della stagione.

Il fattaccio è accaduto al settimo giro, durante una battaglia ai ferri corti tra Valentino e Marquez, che si è conclusa con la caduta del pilota spagnolo. Nel dopogara la commissione ha sanzionato il Dottore per la sua scorrettezza, con una decisione che scatenerà certamente polemiche e contro la quale la Yamaha ha presentato un ricorso. che, però, è stato immediatamente rigettato.
Nonostante nulla facesse presagire un finale del genere, a dire il vero, le polemiche verbali non erano mancate nemmeno in settimana e specialmente tra Rossi e Marquez, che era stato accusato dal pilota italiano di fare il “gioco” del suo connazionale. Evidentemente le parole di Valentino hanno scatenato la reazione di Marquez, che dopo essere stato passato da Lorenzo ha ingaggiato una battaglia all’ultimo respiro con il pilota di Tavullia che è proseguita per diversi giri con sorpassi e controsorpassi, con il risultato di permettere al Maiorchino di avvantaggiarsi notevolmente rispetto ai due inseguitori.

Lo spettacolo in pista è stato entusiasmante, con Rossi e Valentino presi in una sfida che poi è terminata al settimo giro con Marquez caduto e Rossi che ha continuato a girare sui suoi tempi non potendo andare a caccia di Lorenzo, avvantaggiato ormai di oltre 5 secondi. In tutto questo è passata un po’ in secondo piano la vittoria di un Pedrosa molto preciso, scattato in testa e rimasto alla guida della corda per tutti i 20 giri. Oltre ad Honda e Yamaha, si aspettavano anche le due Ducati, che sono partite abbastanza bene, sopravanzando Lorenzo, ma sono state poi infilate sempre nel corso del primo giro dallo Spagnolo; Iannone si è dovuto poi ritirare per un problema tecnico alla sua moto e Dovizioso è finito a terra quando si trovava solidamente in quarta posizione, a conferma di una seconda parte di stagione assolutamente da dimenticare. Il migliore con la Ducati è stato dunque Petrucci che, a fine gara, ha conquistato un ottimo sesto posto.

Dopo la bandiera a scacchi la direzione gara si è riunita e dopo un’ora di discussioni è arrivata la sanzione per Rossi, che si vede togliere 3 punti dalla patente e sarà costretto a partire dall’ultima posizione nell’ultimo GP a Valencia, e quindi in netto svantaggio rispetto al suo avversario diretto.  Un ultimo GP che sembra ricalcare quello che successe nel 2006 quando Rossi alla vigilia dell’ultimo GP stagionale aveva 8 punti di vantaggio su Hayden che all’ultima gara gli soffiò il mondiale.
Un epilogo che soddisfa parzialmente Lorenzo, che in una intervista del dopo gara, appare durissimo e sottolinea come, a proprio parere, il proprio compagno andasse sanzionato molto più severamente per la scorrettezza su Marquez, mentre Rossi ha parlato di un contatto provocato dal fatto di avere allargato per cercare una linea migliore di percorrenza in curva dopo i tanti sorpassi e controsorpassi, e non ha commentato le decisioni prese nei suoi riguardi dalla direzione di gara, limitandosi ad affermare di non essere sicuro di partecipare all’ultimo gran premio.

Al via della gara a scattare in testa sono le due Honda, con Pedrosa che va davanti a Marquez, mentre Rossi è terzo; dietro di loro Lorenzo non parte bene e si vede sopravanzare dalla Ducati, ma già al termine del primo giro è dietro all’Italiano e poi lo passa nel corso del secondo, mentre Iannone viene prima attardato e poi fermato definitivamente da noie meccaniche. A fine del secondo giro Marquez compie un errore e si fa passare da Lorenzo, ponendosi tra lui e Rossi; la battaglia è aspra, fatta di molti sorpassi al limite ed il duello avvantaggia il secondo in classifica che arriva anche a meno di un secondo da Pedrosa che comanda la corsa. Marquez sembra proprio voler infastidire Rossi, che nel corso del settimo giro sembra protagonista di un contatto  ( le immagini mostrano un calcetto, anche se il pilota di Tavullia verrà squalificato per aver costretto deliberatamente  il Campione del Mondo ad uscire di traettoria) che stende lo Spagnolo, passato all’esterno, poi la corsa si stabilizza e Lorenzo capisce che non può far molto per attaccare Pedrosa, mentre anche Valentino va di conserva per il terzo posto. Dietro c’è Dovizioso, ma quando viene attaccato da Crutchlow l’Italiano cade dopo un contatto ed è costretto a ritirarsi. L’Inglese arriverà poi quinto, preceduto da Smith e davanti a Petrucci, per una classifica, in ogni caso, oscurata dalla querelle Rossi e Marquez, con il web che si divide tra colpevolisti e innocentisti.

In Moto2 Thomas Luthi, dopo essere partito dalla pole position ha pensato di poter vincere la gara fino a pochi km dalla fine, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca davanti alla rimonta di uno scatenato Johann Zarco. Il Francese, che è stato imprendibile per tutta la stagione, con quella di Sepang è arrivato a nove vittorie ed ha preceduto lo stesso Luthi, ed il tedesco Folger, che ha completato il podio con la sua terza posizione. Zarco si è avvicinato anche al record di punti stagionale ed ora è solo a – 3 da quelli che aveva ottenuto Rabat, che potrà tranquillamente prendere nell’ultimo GP della stagione, a Valencia. Tra gli Italiani il migliore è stato Lorenzo Baldassarri, che ha ottenuto il quinto posto, mentre Simone Corsi ha chiuso nono e Franco Morbidelli in quindicesima posizione, anche loro a punti.

Il GP di Sepang poteva assegnare il titolo della Moto3 a Danny Kent, ma il pilota inglese ha deluso le aspettative arrivando solo settimo nella corsa vinta da Miguel Oliveira e quindi tutto è rimandato all’ultimo GP stagionale in terra spagnola. Dietro ad Oliveira si sono piazzati Bradl Binder e Jorge Navarro. Al via era scattato in pole l’italiano Antonelli, che però si è visto superare da diversi piloti, mentre Oliveira era scattato bene dalla sue seconda posizione, seguito da Navarro, e dagli italiani Bagnaia e Fenati, che però non sono riusciti a rimanere nelle prime posizioni.

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