Mondo

Risveglio shock per l’Indonesia: sisma 7.2 a Papua

Nelle prime ore del mattino di martedì 28 luglio, una violentissima scossa di terremoto, poi stimata al grado 7.2 della scala Richter, è stata registrata in Indonesia. L’epicentro del sisma è stato individuato nei pressi di Papua, provincia indonesiana, poco prima della mezzanotte italiana, ovvero alle ore 6.41 di Giacarta. Il capoluogo di Papua, Jayapura, ha avvertito nella maniera più violenta la scossa, il cui epicentro si trovava a circa 250 chilometri e ad oltre cinquanta km di profondità sotto la terraferma.

Un particolare questo importante, visto che avendo avuto il sisma un epicentro sotto la terraferma e non sotto l’oceano, gli esperti hanno già scongiurato il pericolo di uno tsunami, sempre da tener presente considerando i fenomeni che di frequente hanno investito il sud-est asiatico, su tutti lo spaventoso maremoto del 2005 costato la vita a migliaia e migliaia di persone. L’epicentro stavolta è stato localizzato dove è situata una delle foreste pluviali più sterminate dell’Indonesia e del mondo, ovvero la foresta di Irian Jaya. Al momento le autorità indonesiane non hanno ancora comunicato eventuali danni a cose o persone, ma vista la potenza del terremoto, si teme che le conseguenze possano essere state decisamente importanti per la popolazione locale.

L’Indonesia rappresenta d’altronde una delle zone sismiche più a rischio dell’intero pianeta, trovandosi in prossimità della cosiddetta ‘Cintura di fuoco‘ nell’Oceano Pacifico, che abbraccia una zona estremamente ampia che dal Sudamerica e dal Cile (che infatti è spesso soggetto a terremoti) arriva fino alla costa della Nuova Zelanda in Oceania.

Da tre giorni ormai l’Indonesia era interessata da uno sciame sismico, che dallo scorso 26 luglio aveva fatto registrare diversi terremoti di lieve entità, fino a questo violento episodio nella mattinata di martedì che ha superato per intensità il settimo grado della scala Richter. Faglie sismiche e vulcani, spesso nascosti nelle profondità dell’Oceano, rendono la ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico la zona più a rischio di terremoti nel mondo.

Leave a Response