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Us Open: Ancora Djokovic, sconfitto Federer in 4 set, e ora scorein perfetta parità fra i due

La finale della 135esima edizione degli US Open nel singolare maschile era la più attesa, quella tra i n° 1 ed il n° 2 del mondo, e Nole Djokovic se l’è aggiudicata dopo 3 ore e 20 minuti di grande battaglia in 4 set, con il punteggio di 6-4 5-7 6-4 6-4.

In campo c’è stato sicuramente un Federer non al meglio che è stato più falloso rispetto ai turni precedenti ed ha anche sciupato diverse ghiotte occasioni per strappare il servizio all’avversario. Lo Svizzero giocava con tutto il pubblico dalla sua parte, ma questo non ha minimamente infastidito il Serbo, probabilmente attualmente il più forte tennista a livello di tenuta mentale del circus, che ha disputato una partita all’altezza dei suoi standard abituali prendendosi il decimo Slam della carriera, eguagliando così lo statunitense Bill Tilden, grande giocatore degli anni 20 dello scorso secolo.
La gara di Federer ha visto lo Svizzero commettere 56 errori con il dritto, 29 dei quali gratuiti ed inoltre poca lucidità sulle palle break, solo 4 trasformate sulle 23 avute a disposizione.

L’inizio del primo set vede il campione elvetico faticare per tenere il primo turno di battuta con tre palle break concesse al Serbo ed annullate con fatica. Nole dal canto suo ha invece tenuto a zero il suo primo turno al servizio e subito dopo è andato sul 2 – 1 mettendo a segno il primo break di giornata. Federer si è rifatto conquistando a sua volta il break, ma è stato costretto a cederne un altro che ha riportato avanti Djokovic che infine ha chiuso il primo set sul 6 – 4 dopo 41 minuti di battaglia.
Anche il secondo set è stato di battaglia con i due giocatori che si sono concessi numerose palle break che sono poi riusciti a salvare, molte volte con colpi da applausi. Sul 5 – 4 c’è stato il game più lungo che è andato avanti per 15 minuti durante i quali si sono giocati ben 20 punti prima dell’aggiudicazione del game a Djokovic, mentre Federer ha sprecato due set point. Poi sul 6 – 5 in suo favore, lo Svizzero ha messo a segno un break decisivo riportando la situazione set in parità.

Il tennista elvetico ha continuato a giocare bene anche all’inizio del set successivo, alzando anche la percentuale di prime palle di servizio, ma la svolta favorevole al Serbo è arrivata nel corso dell’ottavo gioco. Qui Federer ha sciupato due occasioni per poter servire per la conquista del set ed ha pagato il contraccolpo psicologico, mentre Djokovic è salito a chiudere il set con il punteggio di  6 – 4. Negli ultimi due giochi Federer prima ha sciupato tre occasioni per il contro break, poi ha sprecato tre volte l’occasione di pareggiare a quota 5. Il quarto set inizia con un grande Djokovic, che ha saputo strappare per ben due volte la battuta al suo avversario, issandosi sul 5-2. Roger non si è dato per vinto ed ha recuperato uno dei due break, ma Djokovic ha approfittato della potenza del suo servizio per chiudere il set e l’incontro al primo match-point disponibile.

Con questa di Flushing Meadows, Federer è arrivato a quota 3 sconfitte consecutive nei confronti del suo grande avversario nelle finali dei tornei dello Slam, vedendo lo score dei loro confronti, giunto alla 42esima sfida, raggiungere la perfetta parità con 21 affermazione ciascuno.
Djokovic dal canto suo in questa stagione ha giocato tutte le quattro finali, Australia, Francia, Wimbledon ed US Open, mancando solo la vittoria di Parigi dove si è trovato di fronte un Wawrinka in straordinarie condizioni di forma. Per il Serbo è la seconda volta che va vicino all’impresa vincendo 3 dei 4 slam stagionali.
Lo Svizzero rimane comunque nettamente avanti come numero di slam vinti, a quota 17, con l’ultimo dei quali conquistato tre anni fa a Wimbledon, manche se questa finale persa, coincide  con la decima sconfitta in una finale di un torneo del Grande Slam a cui ha partecipato. Solo Lendl, con 11 sconfitte, ha maturato un numero maggiore di battute d’arresto.

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