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Stati Uniti, si aggrava il bilancio dell’uragano Harvey: 10 morti e sconosciuto il numero dei dispersi

ANCORA PIOGGE SUL TEXAS – Dopo quattro giorni di inondazioni e di forti raffiche di vento, in particolare nei pressi della città di Houston, in Texas continua a piovere incessantemente in seguito all’arrivo dell’uragano Harvey, rendendo ancora più difficoltose le operazioni di salvataggio: lo stato federale è oramai in ginocchio a causa di quella che è già stata definita una delle catastrofi naturali più devastanti di sempre. A dire la verità, nelle ultime ore Harvey è stato finalmente declassato da uragano a tempesta tropicale, quindi il livello di allerta è diminuito ma le precipitazioni che non accennano a smettere fanno temere possibili conseguenze: infatti, stando al locale centro meteorologico, in diverse zone del Texas sono stati registrati anche oltre 120 centimetri di piogge, fatto inedito a queste latitudini.

ANCORA INCERTO IL NUMERO DEI DISPERSI– Ad ogni modo, nonostante il declassamento di Harvey, il numero delle vittime è certamente destinato a salire nel corso delle prossime ore: al momento si contano infatti 10 morti e fra le tragedie che più hanno scosso l’opinione pubblica c’è quella di due nonni che viaggiavano assieme ai loro quattro nipotini in un furgoncino, travolto improvvisamente dalle acque. A tal proposito c’è da fare i conti anche col numero dei dispersi che preoccupa maggiormente gli uomini impegnati nei soccorsi, dato che non si ha ancora una stima precisa di coloro che sono rimasti intrappolati nelle proprie abitazioni o magari nelle autovetture. Di fronte a questa escalation, è arrivato nuovamente il sostegno alle popolazioni colpite da parte del Presidente Donald Trump, al suo primo, vero banco di prova di fronte a una catastrofe naturale: “La ripresa sarà lunga ma sosterremo il Texas con tutti gli strumenti che abbiamo” ha affermato l’inquilino della Casa Bianca che, successivamente, ha annunciato la sua intenzione di recarsi di nuovo non solo in Texas ma anche in Louisiana per fare in prima persona un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite dall’uragano.

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