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Trump: una forza speciale per deportare gli immigrati

Altro che linea morbida, Donald Trump in uno dei suoi discorsi in territorio americano, si scaglia ferocemente contro l’immigrazione clandestina illegale, e sottolinea con i suoi sostenitori che qualora sarà eletto farà di tutto per “deportare gli immigrati”.

L’affermazione com’era prevedibile ha suscitato un vespaio di polemiche, soprattutto perché erano in molti a pensare che il magnate della Grande Mela avrebbe abbandonato i suoi toni duri, scegliendo una linea più morbida, soprattutto stante la differenza evidenziata dagli ultimi sondaggi con la sua sfidante alla presidenza, Hillary Clinton.

L’affermazione è giunta a Phoeninx dopo la tappa di Trump a Città del Messico, all’interno di un viaggio istituzionale che aveva portato il candidato repubblicano ad incontrare il presidente messicano Enrique Pena Nieto.

Ed è proprio da questo incontro che Trump ha tratto ispirazione, per il suo attacco contro gli immigrati che risiedono illegalmente nel territorio a stelle e strisce. Trump ha affermato che ha trovato un accordo di massima con il presidente dello stato confinario. 

Il Messico si sobbarcherà le spese di un muro definito da Trump “impenetrabile, alto, reale, potente, bello”, di contro la legislazione americana procederà all’espulsione coattiva di tutti coloro che saranno sorpresi nel suo territorio, senza il permesso di soggiorno.

Le stime parlano di quasi due milioni di persone, persone che come ha sottolineato Trump saranno trattati con estrema dignità, ma che allo stesso tempo saranno deportati nei paesi d’origine.

Trump su questo punto è stato chiarissimo, promettendo ai suoi sostenitori che creerà una forza speciale che si occuperà del rimpatrio, già dalla sua prima ora di permanenza alla Casa Bianca, una Casa Bianca che però visto i sondaggi si fa sempre più lontana per il partito repubblicano.

Durante il discorso Trump non ha risparmiato qualche dura frecciata all’amministrazione Obama, rea secondo il Tycoon di procedere a colpi di amnistia e di fatto a foraggiare idealmente l’immigrazione clandestina, il candidato allo studio ovale ha poi comunicato di aver approntato un piano in dieci punti che diverrà esecutivo lo stesso giorno della vittoria.

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