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Venezuela, il presidente Maduro minaccia la chiusura del parlamento

Nicolás Maduro, eletto presidente del Venezuela nell’aprile del 2013, sta valutando l’ipotesi di “chiudere” il Parlamento del suo paese. Le elezioni parlamentari si sono svolte nello scorso dicembre ed hanno portato ad un risultato alla conquista della maggioranza da parte delle forze di opposizione.

Recentemente il Parlamento venezuelano ha approvato una legge che concede l’amnistia ai prigionieri politici e Nicolás Maduro ha posto il suo veto, annunciando che la stessa legge sarà sottoposta al Tsi, Tribunale Supremo di Giustizia, che la dichiarerà “anticostituzionale”. Lo stesso Tsi ha già bocciato, in precedenza, le leggi che sono state varate dal Parlamento dopo che nelle elezioni di dicembre scorso il “chavismo” era risultato sconfitto.

Chiudendo il Parlamento, secondo quanto ha dichiarato Maduro, si otterrebbe lo scopo di bloccare la manipolazione della stessa “Assemblea Nazionale” e contrastare il golpismo. In Venezuela si era parlato anche della possibilità che fosse il Parlamento a promuovere un referendum in modo da porre fine al mandato presidenziale di Maduro, ma a questo proposito, parlando della possibilità dell’arrivo al potere della borghesia corrotta, Maduro ha dichiarato di essere pronto a “scendere in piazza”, insieme ai suoi sostenitori ed alla testa dell’intera popolazione venezuelana.

Il Venezuela sta attraversando un momento di grave crisi e nei giorni scorsi, il governo ha varato un piano di emergenza il cui scopo è quello di “risparmiare” energia elettrica, la cui disponibilità scarseggia, anche a seguito della grande siccità che ha fatto abbassare i livelli di molte dighe idroelettriche. Una delle misure, che sarà attuata fino al prossimo 6 giugno, è quella di non lavorare nel giorno di venerdì; inoltre nel suo discorso con il quale ha annunciato il piano di emergenza in televisione, Maduro ha rivolto una richiesta alle società statali, per una riduzione dell’utilizzo di energia elettrica fino al 20%. Oltre alla mancanza di energia, il Venezuela soffre di mancanza di beni di prima necessità, tra i quali il sapone e la carta igienica, ed anche di una inflazione galoppante.

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