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Che tempo che fa: Luciana Littizzetto tra viaggi papali e pening-review

La domenica sera di Rai 3 è, come consuetudine, nel segno della trasmissione di “Che Tempo che Fa”, condotta da Fabio Fazio.

Nel corso della puntata del 25 gennaio, come sempre, ha avuto ampio spazio l’ironico, e pungente, monologo di Luciana Littizzetto.
Anche questa settimana, l’attrice comica torinese, ha aperto, il suo show dedicando qualche parola agli ospiti che l’hanno preceduta. Ricordiamo, che, prima della Littizzetto, ieri, si erano trattenuti con Fazio, l’oncologo Umberto Veronesi (che ha ampiamente illustrato la sua visione laica della vita) ed il comico toscano Leonardo Pieraccioni.

L’attenzione di Luciana Littizzetto poi si è spostata sull’attualità politica ed in particolar modo sul vincitore delle elezioni greche, Tsipras, e sull’italianissimo “super-canguro”, l’emendamento alla legge elettorale di Stefano Esposito che sta spaccando il PD (e non solo). Cosa conterebbe questo curioso e miracoloso emendamento? La Littizzetto, semplice e pragmatica, si è risposta: “C’era scritto avete rotto i c…..ni”.

Come consuetudine, Luciana, ha dedicato qualche battuta ad uno dei suoi preferiti: Papa Francesco, recentemente tornato dalle Filippine. Viaggio non semplice per il forte vento: “Tutto l’otto per mille gli va in papaline”.
Littizzetto ha posto l’accento sulla comunicazione disinvolta del Santo Padre (forse troppo “papale papale”?): durante i suoi viaggi, infatti, sempre secondo Luciana, il Papa ne direbbe “più di un alpino in gita”.

Dopo essersi interrogata sull’esistenza di una “lettera di Cassius Clay ai corinzi?” , la Littizzetto salta, con disinvoltura dal sacro al profano.

Gli ultimi minuti del suo vorticoso monologo sono dedicati ad una new a sfondo sessuale. Stavolta, l’attenzione della comica torinese si è focalizzata su una curiosa indagine apparsa sul Telegraph:

“il walter dei maschi, in questi ultimi 100 anni, si è ridotto di ben due centimetri. C’è stata, come dire, una pening review“.

Cause scatenanti di questa evoluzione (se così si può chiamare) sarebbero alimentazione e inquinamento.
Luciana, oltre a domandarsi se “l’evoluzione della specie non poteva ridurre qualcos’altro?” si pone un quesito storico e si interroga sulla veridicità delle dimensioni degli uomini del passato:

“A meno che nella storia alcuni numeri non siano stati messi a caso. Luigi XVI per esempio? O Carlo Martello?”.

Forti i dubbi sulla metodologia di ricerca. Anche perché per Luciana la soluzione perfetta sarebbe:

“Bisogna misurarlo durante tante ore del giorno, come la pressione. Come la febbre, si vede che al pomeriggio si alza. O come le assemblee di condominio: la prima convocazione va sempre deserta”.

L’ironia forte e pungente di Luciana, comunque, anche domenica 25 novembre ha conquistato il pubblico di Fazio e di “Che Tempo che Fa”.

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