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Coppa Italia: Mihajlovic ritrova il sorriso con la sua Samp, avanti anche la Lazio

In campo ieri alle 19 la Lazio di Stefano Pioli, che risponde alle critiche delle ultime settimane strappando il pass per i quarti di finale dopo aver sconfitto 2-1 l’Udinese. I Friulani erano passati in vantaggio al minuti 67′ con la rete del greco Panagiotis Konè, ma prima Alessandro Matri al 70esimo e poi Danilo Cataldi sei minuti più tardi hanno ribaltato il risultato, permettendo ai Capitolini di andare a disputare i quarti contro la Juventus, per quello che rappresenta il remake della finale andata in scena nella scorsa stagione. Molte polemiche, però, sollevate da Colantuono, che contesta alcune irregolarità da parte dei giocatori biancocelesti, soprattutto in occasione del gol del pareggio.
Pioli, finalista lo scorso anno proprio contro la Lazio, ha per ora salvato la panchina, ma per fugare ogni dubbio dovrà ritrovare la vittoria in campionato, anche se i suoi uomini, nel prossimo turno, sono attesi dalla trasferta a San Siro, in casa della capolista.

Tutto facile anche per il Milan, che liquida a Marassi 2-0 la Sampdoria di Vincenzo Montella, che da quando si è insediato sulla panchina blucerchiata ancora non ha mai conosciuto la gioia di una vittoria, per una squadra blucerchiata in crisi nera di risultati.
Per i Rossoneri del discutissimo Mihajlovic decisive le reti di un redivivo Niang al 50esimo e Bacca in extremis al terzo minuto di recupero. Finale di partita con l’uomo in meno per i Liguri, in 10 a causa del rosso rimediato da Zukanovic.
Ritrova il sorriso il Diavolo, alle prese con una crisi di risultati e un rapporto sempre più freddo tra l’allenatore e il patron Silvio Berlusconi dopo una serie di risultati tutt’altro che esaltanti.

Una Coppa Italia decisamente sorprendente in questa edizione 2015/2016. Ad aprire le danze a questi incredibili ottavi di finale era stata Genoa-Alessandria, con l’incredibile vittoria dei Piemontesi per 1-2 ai tempi supplementari, seguiti in serata dall’Inter che si è sbarazzata con una certa facilità del pur pericoloso Cagliari. Il giorno dopo la sorpresa è stata addirittura doppia: prima è stato il turno dello Spezia, in grado di eliminare ai rigori la Roma di un Rudi Garcia sempre più in crisi, mentre nel tardo pomeriggio il Carpi ha spedito a casa la Fiorentina di Paulo Sousa. Tutto facile, invece, per la Juventus, che ha liquidato per 4-0 il Torino nel derby con Simone Zaza sugli scudi. Senza indugi il Napoli, impostosi 3-0 sull’Hellas Verona, fanalino di coda in Serie A. Decisivi El Kaddouri, Dries Mertens e Josè Maria Callejon.

Oltre a Juventus-Lazio, nei quarti di finale si affronteranno Milan-Carpi, Inter-Napoli e Alessandria-Spezia, la cui vincitrice continuerà a vivere un sogno e potrà scrivere di diritto il suo nome nella storia della competizione.