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F1 Gp del Canada: è sempre dominio Merceds. Rosse fuori dal podio con errore di Raikkonen e rimonta di Vettel

A Montreal, nel Gran Premio del Canada, Hamilton torna alla vittoria dopo i due successi consecutivi di Rosberg e la Mercedes mette a segno una nuova doppietta. Per la Ferrari, che per la prima volta in stagione non piazza una delle sue monoposto sul podio, quarto posto per Raikkonen a causa di un testacoda, e 5° posto per Sebastian Vettel autore di una gara tutta in rimonta dopo le prove di sabato che gli avevano consegnato la 18esima posizione in griglia. Il gradino più basso del podio è andato così al Williams di Bottas. L’altro pilota della scuderia Williams, l’ex ferrarista Massa, si è piazzato al sesto posto, mentre c’è stato ancora un doppio ritiro in casa McLaren.

Il pilota inglese, che guida la classifica del Mondiale davanti al suo compagno di squadra, si è definitivamente lasciato alle spalle le polemiche che hanno seguito il precedente Gran Premio di Monaco, e sulla pista dedicata a Gilles Villeneuve ha mostrato ancora una volta tutta la sua classe e la potenza della sua vettura, arrivando a quota quattro come successi stagionali, e soprattutto allungando di nuovo su Rosberg, che è il solo che possa insidiare il suo bis iridato. Ora i punti di vantaggio di Lewis Hamilton sul pilota tedesco sono 17. Per la Ferrari il bilancio finale è “agrodolce”; se da una parte si gioisce per la splendida rimonta effettuata da Vettel grazie anche alla strategia dei cambi gomme, dall’altra c’è rammarico, e sono arrivate anche le parole di condanna da parte di Arrivabene, per la prestazione di Raikkonen che con un testacoda ha sciupato la possibilità di lottare almeno con Rosberg, facendosi anche portare via il posto sul podio alle spalle delle due Mercedes dominatrici della corsa. La Ferrari ha potuto contare sulla nuova iniezione di energia rappresentata dal nuovo motore sviluppato, che però non è stata ancora sufficiente per andare più da vicino alla caccia delle Mercedes, la cui “power unit” si è dimostrata ancora una volta di gran lunga la migliore.

Il weekend canadese era iniziato con alcune “turbolenze”, e non solo dal punto di vista delle condizioni meteo, con dei tamponamenti sfiorati, dei testacoda e degli impatti contro il muto nel corso delle prove libere disputate sotto la pioggia, che in questo GP non manca mai, almeno per un giorno. Hamilton è stato impeccabile durante le qualifiche ufficiali, mettendo a segno un giro perfetto, ed ha continuato alla perfezione anche in gara, facendo vedere di essere il dominatore. Montreal inoltre è la pista dove il driver inglese ha ottenuto la prima vittoria della sua carriera e dove si è sempre espresso al meglio. L’attuale leader della classifica ha dovuto fare i conti con un Rosberg aggressivo, che grazie al gioco dei pit stop gli ha portato un pressing davvero ravvicinato, ma al quale nel finale di gara è mancato quel guizzo in avanti definitivo che avrebbe potuto creare dei guai al suo compagno di squadra. Per Sebastian Vettel si è trattato di una gara in rimonta, a causa sia dell’eliminazione nella prima sessione di qualifica che della penalizzazione per aver effettuato un sorpasso durante le prove libere con regime di bandiera rossa. Il pilota tedesco ha effettuato una grande progressione fin dai primi giri, tanto che al terzo si trovava già quindicesimo ed al 30esimo era risalito in settima posizione. La nuova guda Ferrari è stata molto deciso, sfiorando anche il muretto davanti ai box ed ingaggiando dei duelli corpo a corpo sia con Alonso che con Hulkenberg. Alla fine il suo distacco rispetto a Raikkonen è stato di poco superiore ai 4 secondi, segno di un ritmo sfrenato da parte sua, con una buona gestione dei pit stop. Durante la gara c’è stato anche il tempo di vedere una marmotta attraversare velocemente la pista mentre arrivavano le monoposto, che fortunatamente sono riuscite ad evitarla.

Allo scatto iniziale le vetture vanno via senza problemi con Hamilton che mantiene la prima posizione così come tutti i primi 5 della griglia di partenza, mentre inizia subito la rimonta sia di Massa, partito dalla 15esima posizione, che di Vettel, partito dalla 18esima. Nelle retrovie si vedono quindi subito dei sorpassi, come quelli che Massa compie prima sull’ex compagno Alonso, poi su Nasr e su Ericsson. Dopo soli 8 giri di pista Vettel entra ai box per il suo primo pit stop, molto anticipato e nel quale perde circa 3 secondi per un problema alla ruota posteriore sinistra. Raikkonen, invece, effettua la sua prima sosta al 27esimo giro, ma subito dopo essere tornato in pista compie un errore al tornantino con un testacoda che provoca anche lo “spiattellamento” dei suoi pneumatici. Questo lo costringerà ad un secondo pit stop che causerà la sua discesa al quarto posto. A parte i due Ferraristi, tutti gli altri piloti scelgono la strategia con una sola sosta ed Hamilton resta leader anche dopo aver cambiato gli pneumatici. Rosberg si avvicina, ma non mette mai effettivamente in pericolo la leadership del compagno, che controlla negli specchietti e gestisce il vantaggio, tenendo d’occhio nello stesso tempo la strumentazione di bordo con particolare riguardo ai freni ed al consumo di carburante. Mentre le due Mercedes proseguono con il loro andamento ad “elastico”, Vettel riesce a portarsi avanti e negli ultimi giri potrebbe anche pensare di riavvicinarsi al compagno di squadra. Bottas, con la Williams, mantiene un passo regolare e costante, e riesce a salire sul podio, conquistando la terza posizione. Mentre si ritirano sia Button che Alonso, gli altri piloti che vanno a punti quando sventola la bandiera a scacchi sono Massa, che arriva sesto al termine di una bella gara in rimonta, Maldonado, al settimo posto, ed a seguire Hulkenberg, Kvyat e Grosjean, che ha dovuto anche scontare una penalizzazione di 5 secondi per aver provocato un contatto con Stevens. Poche comunque le emozioni e nessuna entrata della Safety Car, come era invece accaduto quasi sempre negli anni precedenti.

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