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Ferrari: Marchionne in tackle sulla Rossa “Calci nel culo per tornare a vincere”

Sono anni che la Ferrari non vince, se fino alla scorsa stagione la soddisfazione di arrivare davanti a tutti in qualche gara poteva essere un palliativo alla crisi, quest’anno la goccia è traboccata fuori da vaso.

FUORI MONTEZEMOLO

La prestazione deludente di Monza è stata decisiva, via Montezemolo forse ormai troppo distratto da altri progetti.
Una stagione da dimenticare per tutto il team, zero vittorie e un divario impressionante tra i primi, gli uomini Mercedes, e loro. Siamo di fronte a due storie capovolte. La Mercedes che in pochi anni puntando sul lavoro duro e il talento di piloti ai quali è stata data fiducia incondizionata è arrivata da zero ad essere la scuderia di riferimento per tutto il paddock. E la Ferrari, la scuderia di Formula Uno per eccellenza, madre di tutti i grandi campioni e storia del mondiale fin dalla sua nascita, in pochi anni relegata a un ruolo non ufficiale di scuderia privata.

DENTRO MARCHIONNE

E allora qual è la soluzione, per Marchionne è il momento dei “calci nel sedere” a tutti, e si spera anche agli avversari.
E’ il momento di rimboccarsi le maniche e ripartire, nel più breve tempo possibile.
Sperando che aver lasciato andare Alonso, il pilota considerato il più forte al momento in circolazione, non sia l’ennesimo flop di una gestione poco chiara e votata alla distruzione dell’emblema del cavallino.
Forse Vettel può essere il primo gradino per tornare a far suonare l’inno di Mameli e sventolare la bandiera italiana più in alto di tutti. Riportare la Ferrari ai fasti dei tempi di un altro Tedesco, del quale è superfluo scrivere il nome.

3 Comments

  1. […] Montezemolo dopo l’addio, non senza polemiche, dalla presidenza della “Rossa più amata dagli Italiani” mette le ali e sale in cattedra per la presidenza di Alitalia. Nella giornata di ieri, il cda di Alitalia ha deciso, infatti, che Montezemolo sarà il nuovo presidente della compagnia aerea. Nella stessa seduta pare sia stato designato come vicepresidente James Hogan, ceo di Etihad, e richiesto il versamento dell’anticipo di 80 milioni di prestito ponte, sui 300 milioni di aumento di capitale deciso l’estate scorsa. […]

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