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Incidente in enduro per Valentino Rossi: la frattura a tibia e perone compromette la stagione in MotoGP?

DRAMMA PER VALENTINO ROSSI – La notizia dell’operazione, effettuata d’urgenza nel corso della notte, è arrivata come un fulmine a ciel sereno non solo tra i fan del pilota della Yamaha ma anche nel circus della MotoGP, lasciando immediatamente intravedere la gravità della situazione: l’incidente occorso a Valentino Rossi nella giornata di ieri, nel corso di una sessione di allenamento in enduro a Borgo Pace (Pesaro-Urbino), potrebbe costare caro al 38enne ex Campione del Mondo delle due ruote. Infatti, nonostante nelle ore successive all’accaduto, anche per tutelare la privacy del Dottore, era stato riferito ai cronisti di un trasferimento in una struttura sanitaria di Rimini, ben presto si è scoperto che si trattava solo di un depistaggio e che Rossi era stato trasferito d’urgenza all’Ospedale di Torrette ad Ancona a causa della frattura di tibia e perone.

COMPROMESSA LA CORSA AL TITOLO MONDIALE? – A confermare i timori dei suoi aficionados e dello stesso personale medico che l’ha operato è stato, nelle ultime ore, il padre Graziano che ha spiegato come Valentino senta molto dolore e sia pessimista circa un suo immediato ritorno alle gare. Infatti, anche nella più rosea delle previsioni, Rossi sarebbe comunque costretto a saltare sicuramente i due prossimi appuntamenti del Mondiale MotoGP (ovvero quelli di Misano Adriatico e ad Aragon, in Spagna), con la gara in Giappone del 15 ottobre comunque in dubbio e, dato che in classifica iridata occupa solo la quarta posizione, a una certa distanza dal leader Andrea Dovizioso, ecco che e speranze di vincere il tanto agognato decimo titolo iridato si assottigliano sempre di più. A tal proposito va ricordato che Valentino Rossi fu protagonista, poco prima dell’estate, di un incidente simile anche se in quell’occasione senza particolari conseguenze, quando si infortunò lievemente al torace durante un allenamento di motocross a Cavallara, su un circuito proprio nei pressi della “sua” Tavullia.