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Milan, il momento magico di Manuel Locatelli: il classe ’98 è il futuro dei rossoneri

UNA DATA DA RICORDARE – Oltre alla clamorosa rimonta maturata in casa contro il Sassuolo, c’è un’altra buona notizia in casa milanista e riguarda uno dei migliori prospetti under 20 dell’intero panorama calcistico italiano.

La splendida rete segnata da Manuel Locatelli, nel corso del match contro i neroverdi, ha proiettato il 18enne originario di Lecco sulle prime pagine di tutti i giornali, sportivi e non.

E potrebbe diventare una data simbolica quella del 2 ottobre scorso: infatti, Locatelli è entrato in campo per sostituire il contestato capitano, Riccardo Montolivo, raccogliendone simbolicamente il testimone e siglando il gol che ha contribuito all’impresa del Diavolo, sotto di due reti contro gli ospiti.

Insomma, ci sono tutti gli elementi per riconoscere che Locatelli sia un predestinato e che le fortune del nuovo Milan “cinese” passino per i piedi di un giovane ragazzo italiano, prima ancora che attraverso degli acquisti multimilionari.

I FRUTTI DELLA “PRIMAVERA” – Come Donnarumma (classe ’99), anche Locatelli è uno dei migliori talenti sbocciati nella “Primavera” rossonera, nel cui settore giovanile milita oramai dal lontano 2006, quando aveva appena 8 anni.

C’è un piccolo intrigo di mercato proprio dietro il tesseramento: infatti, il suo talento fu notato subito da alcuni dirigenti dell’Atalanta ma il Milan, per vendicarsi di un precedente sgarbo subito dagli orobici, decise di accaparrarselo con un vero e proprio blitz.

Il resto è storia nota: nelle varie selezioni giovanili di Milanello, Manuel si è segnalato come un regista sopraffino e dotato di gran visione di gioco, cosa che gli ha subito spalancato le porte della prima squadra; inoltre, si racconta che sia il pupillo del presidente dimissionario, Silvio Berlusconi, uno dei suoi principali sponsor e che, già in tempi non sospetti, aveva avuto per lui parole al miele.

Le lacrime di domenica, oltre che i ringraziamenti a fine gara rivolti ad amici e genitori, fanno parte di quel rito iniziatico che certifica ufficialmente l’ingresso di Locatelli nel calcio dei “grandi”.