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Mondiali volley: Impresa contro la Polonia, Italvolley seconda, ma c’è la qualificazione a Rio 2016

Grande impresa dell’Italia del volley, che riesce, ottenendo una vittoria considerata  alla vigilia quasi impossibile, a battere i forti pallavolisti della Polonia.  E ai nostri non bastava solo un’affermazione, ma dovevano vincere con i parziali di 3-0 o 3-1, mentre ai nostri avversari sarebbe bastato, per la differenza set, anche perdere, ma collezionando due set.
I ragazzi di Blengini, chiudono così l’avventura nipponica in maniera trionfale, con una sola sconfitta (quella all’esordio contro gli Americani) su undici gare, e cosa ancora più importante si guadagnano di diritto, il biglietto di partecipazione alle Olimpiadi che si terranno in Brasile il prossimo anno.

Partita quella giocata  dalla nostra Nazionale praticamente perfetta. I dubbi sulla tenuta fisica e mentale di nostri giocatori sono subito stati fugati con la vittoria del primo set (con il punteggio di 26 a 24), i nostri soprattutto sotto rete c’erano, e a nulla è valso il ritorno dei Polacchi nel secondo set (perso dagli azzurri per 22 a 25).
Nei successivi due set non c’è stata quasi storia, con i nostri giocatori bravi a bloccare il tentativo di rimonta dei forti Polacchi. Troppo forte la motivazione mentale degli Azzurri, che hanno praticamente giocato alla perfezione in ogni parte del campo. 25 a 22 e 25 a 19 le altre due frazioni, e alla fine sei match point, e trionfo che giunge sullo sbaglio in battuta di Buszek.
Prestazione maiuscola da parte di tutti, ma difficile non sottolineare la gara di un Juantorena in versione deluxe con 25 punti e 3 muri o, appena sotto, la prestazione di uno Zaytsez in grado di mettere a terra 18 palloni. Naturalmente di lievllo anche il match dei nostri centrali con Buti premiato come mvp, del giovane Giannelli e di un Colaci sempre utile.

Pochi avrebbero creduto alla vigilia a questo epilogo, il team italiano era giunto a Tokyo tra le critiche, un gioco che non decollava, problemi interni di gestione ed esterne di comunicazione, un aria di scetticismo che avvolgeva la squadra soffocandola. Ed invece come spesso accade in questi casi, i giocatori si sono compattati tra di loro, il gioco è iniziato a diventare fluido, le vittorie sono arrivate ed hanno contributo a alzare il morale.
Alla fine rimane il piccolo rammarico di non aver conquistato un  Mondiale, merito anche e soprattutto di una squadra americana straordinaria, contro la quale l’Argentina non è riuscita nel miracolo, cedendo le armi per 1-3, con la squadra di coach Speraw che chiude a 30 punti, uno solo in più di Azzurri e Polonia

Comunque vada vi è la certezza di partecipare per  l’undicesima volta consecutiva alla massima rassegna mondiale, quelle Olimpiadi che fino a qualche settimana fa erano solo un sogno, ma che si sono trasformati, sul campo, in una magnifica realtà.

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