Calcio

Napoli calciomercato: insidia Montella, ma Sarri è ancora in vantaggio. Ecco come cambierà il Napoli

Dopo la separazione da Rafa Benitez e dal D.S. Bigon, il nuovo Napoli di Aurelio De Laurentiis ricomincia da un allenatore italiano, almeno questa è la certezza, l’unica al momento.

Delle ultime ore, infatti, i rumors che vorrebbero lo stesso Montella candidato  alla panchina del club azzurro, anche se i bookmakers continuano a vedere l’ex allenatore empolese, come favorito numero uno. Maurizio Sarri, che deve ancora firmare il contratto, ma resta ancora favorito alla panchina partenopea, sarà affiancato come direttore sportivo da Cristiano Giuntoli, che si sta liberando proprio in questi momenti dal Carpi, che ha contribuito a portare in serie A. Dovrebbero essere loro due, a creare il nuovo gruppo del Napoli, un gruppo che potrebbe da quanto sembra di capire, rinunciare a progetti immediati, per puntare ad una valorizzazione ed una crescita nel corso degli anni, sia dei giocatori che fanno parte della rosa attuale che di quelli da acquistare. Da parte di Sarri si punterà sulle tre parole che hanno accompagnato il suo lavoro anche ad Empoli: sacrificio, personalità, sudore; tre richiami che dovranno fare da guida al lavoro di tutto l’anno. Già nel faccia a faccia che c’è stato tra De Laurentiis ed il nuovo tecnico, sono arrivate le prime richieste, che partono da alcuni giocatori che Sarri ha avuto ad Empoli, tra i quali quelli del neoazzurro Valdifiori, di Tonelli per il reparto difensivo e del portoghese Mario Rui che è stato importantissimo nel gioco di Sarri per la sua spinta propulsiva sulla fascia.

In casa Napoli i due affari ai quali sta lavorando più intensamente in questi giorni sono quelli che vedono il ritorno sotto il Vesuvio del portiere spagnolo Pepe Reina, chiamato a giocarsi con il rientrante Sepe, guarda caso estremo difensivo di Sarri in terra toscana, la titolarità tra i pali e del centrocampista dell’Udinese, Allan, ritenuti due punti fermi del prossimo Napoli. Si parla peraltro anche di un altro giocatore della formazione empolese, Saponara, straordinario dopo l’addio da Milanello, ma sul giocatore sono in vantaggio Inter e Roma che hanno già iniziato a trattarlo da tempo. Per quanto riguarda Reina, già a Napoli due anni fa nella prima stagione di Benitez, e che si considera ormai napoletano di adozione, dovrebbe essere a breve in Italia per discutere i dettagli del suo passaggio, mentre per il tignoso frangiflutti brasiliano ci sono da superare le resistenze dell’Udinese, che non vorrebbe privarsi del suo giocatore e chiede inoltre circa 16 milioni per il suo cartellino, cifra che invece il Napoli vuole limare sensibilmente. Da precedenti esperienze di mercato è comunque risaputo che la “bottega” Udinese non è solita fare sconti e vendere molto bene i suoi gioiellini.

Sarri ( ma lo stesso avverrebbe, con tutta probabilità, anche per Montella, ndr) sa comunque che a prescindere dalle trattative in entrata, non solo quelle citate, ed anche da quelle in uscita, con voci sempre più forti di trasferimenti altrove sia per Callejon che per Higuain, si troverà in casa un gruppo di giocatori, tutti ventiquattrenni, già di buona qualità, ma attesi alla definitiva esplosione nel prossimo campionato. Tra questi in prima fila due italiani, che sono anche tra gli uomini del CT della nazionale, Antonio Conte: Insigne e Gabbiadini. Il secondo potrebbe trovare maggiore spazio da una eventuale cessione di Higuain, sul quale sono in tanti, ad iniziare dalla Juventus, con l’attaccante argentino che gradirebbe molto la possibilità di giocare la Champions League: assieme a loro il già citato Sepe, quest’anno in prestito all’Empoli e di ritorno alla casa madre e che all’ombra del più esperto portiere spagnolo studierà comunque da futuro numero uno campano,   il difensore franco-algerino Ghoulam, il brasiliano naturalizzato Jorginho, il difensore francese Koulibaly e l’attaccante colombiano Zapata che reclama anche lui maggiore spazio nelle file della formazione campana. Tutti giocatori che dovrebbero ben immedesimarsi nel “credo” calcistico di Sarri, che pretende dai suo ragazzi accettazione completa della sua linea di pensiero, e sacrificio costante.

Leave a Response