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Nepal, le vittime del terremoto sono già 3300

A due giorni di distanza dal catastrofico terremoto che ha colpito il Nepal la terra continua a tremare con le scosse di assestamento.

Nelle ultime 24 ore i sismografi hanno registrato 45 scosse che vanno oltre i 4,5 gradi di magnitudo, oltre ad altre di minore entità. Intanto la situazione nel paese asiatico è tragica, più di 3300 le vittime accertate e quasi 6000 feriti, mentre si continua a scavare tra le macerie e purtroppo questi conteggi sono destinati a salire.

Il sisma, oltre al Nepal ha colpito anche altri paesi, come il Tibet, il Bangladesh e l’India. Tra gli edifici crollati anche la Torre di Dharahara, patrimonio dell’UNESCO. C’è emergenza per quanto riguarda gli sfollati, con moltissime persone che sono state costrette a passare la seconda notte consecutiva all’aperto e le operazioni di soccorso si svolgono a rilento e si sta assistendo ad una vera e propria corsa contro il tempo per la ricerca di eventuali superstiti. La autorità del paese stanno cercando di organizzare la distribuzione dei generi di soccorso, acqua e cibo, ma molte persone non raggiunte dalle squadre di soccorso, in massima parte costituite da soldati dell’esercito nepalese, si sono attrezzate da sole, prendendo nelle loro case il necessario per dormire e mangiare all’aperto.

Le autorità temono che la situazione igienica possa dar luogo al manifestarsi di epidemie. In molte zone manca ancora la copertura telefonica ed anche i bancomat di Katmandu sono fuori uso. L’aeroporto della capitale è stato preso d’assalto da turisti, sia europei che indiani, che vogliono rientrare il prima possibile nei loro paesi e si sono create lunghe liste d’attesa.

Per evacuare i suoi connazionali, l’India ha organizzato anche una serie di voli speciali. La zona più colpita è quella della capitale nepalese, Katmandu, ma a causa del terremoto si sono avute anche valanghe sull’Everest, e si sono perse le notizie di molti alpinisti presenti sui vari campi base della montagna più alta del mondo.

Secondo notizie diramate dalla Farnesina, 300 italiani presenti in Nepal sono salvi, ma mancano notizie di quattro speleologi che appartengono al Soccorso Alpino, che si trovavano a Langtang, un villaggio su cui si sono abbattute delle valanghe di terra e detriti, proprio a seguito delle scosse sismiche. 58 medici cinesi sono già arrivati a Katmandu per prestare assistenza, portando anche 13 tonnellate di medicine.

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