Calcio

Europa League Dnipro-Napoli: fallisce il progetto Benitez, gli Azzurri sprecano l’ennesima occasione

Notte da incubo per il Napoli a Kiev. La squadra di Benitez, dopo il pareggio interno di 1 a 1 nel match di andata, viene sconfitta a Kiev dal Dnipro, ed è costretta a dare l’addio al sogno di vincere l’Europa League. Ora, per poter giocare in Champions l’anno prossimo, quanto meno partendo dai preliminari, i Partenopei saranno costretti a tentare una rimonta in campionato tutt’altro che scontata. Attualmente si trovano al quarto posto a 3 punti dalla Lazio e 4 dalla Roma; mancano solo 3 giornate, ma i Campani dovranno incontrare la squadra di Pioli in uno scontro diretto che potrà valere non solo la stagione, ma forse anche la riconferma del tecnico spagnolo.

Per il Dnipro, invece, quella ottenuta è la prima finale della sua storia in una competizione europea, che vedrà opposta la squadra ucraina ai campioni in carica del Siviglia, reduci dall’ennesima lezione di calcio ad una deludente Fiorentina. Intanto ieri, al fischio finale, l’invasione di campo dei tifosi è stata una testimonianza di un’impresa centrata con grinta e cuore. Per una squadra che non ha mai potuto giocare nel proprio stadio a causa della guerra si tratta di un momento indimenticabile.
Che la serata sia destinata ad essere complicata lo indicano già le condizioni meteorologiche che attendono le due squadre all’entrata in campo; la pioggia rende minuto dopo minuto il terreno sempre più pesante, ostacolando una squadra tecnica come il Napoli.
Le scelte iniziali vedono sorprendentemente Hamsik in panchina; a fare compagnia allo Slovacco è Mertens. Il Napoli parte bene, ma Higuain sembra avere le polveri bagnate come all’andata; in due occasioni si trova solo davanti a Boyko, che si dimostra insuperabile anche stasera, soprattutto con una parata di riflesso su un colpo di testa del “Pipita” che aveva ben angolato, al minuto 29. I Partenopei faticano, nella seconda parte del primo tempo, a rendersi ancora pericolosi. È il Dnipro, invece, ad avere una grande occasione per passare in vantaggio, su uno svarione di David Lopez. Seleznyov, che all’andata ha siglato il pareggio, piazza un tiro rasoterra diretto all’angolino, sul quale Andujar compie una parata degna del collega Boyko riscattandosi, così, dagli errori compiuti con il Parma nell’ultimo turno di campionato.
Il primo tempo termina così sullo 0 a 0; Benitez rientra negli spogliatoi pensieroso, anche se il tempo a disposizione per segnare il gol che qualificherebbe il Napoli c’è eccome. Il problema è che la pioggia continua ad aumentare d’intensità, favorendo non poco una squadra che fa della lotta una delle sue qualità principali.

La ripresa inizia con i i padroni di casa che appaiono meno guardinghi, dimostrando che  una maggiore propensione ad attaccare. La prima palla gol, infatti, è di marca ucraina, con Luchkevych che sfiora la rete con un bel destro incrociato. Poi è Seleznyov a costringere nuovamente Andujar alla parata. Il tecnico iberico comprende  e che è il momento di cambiare qualcosa, inserendo sia Hamsik che Mertens. Soprattutto il secondo si fa apprezzare per un paio di numeri in area avversaria peccando, però, di precisione nell’ultimo passaggio. A segnare è il Dnipro, ancora con Seleznyov, bravo a vincere di testa il duello con Britos, impattando a meraviglia un bel cross di Konoplyanka.
A questo punto il Napoli si riversa in massa nell’area avversaria, ma non produce nulla di che, se non qualche confusa mischia nell’area avversaria. Anzi, nel recupero Matheus scatta sul filo del fuorigioco e centra una clamorosa traversa di testa, sfiorando il 2 a 0.
Poi, il fischio finale e le lacrime dei giocatori napoletani.

Ora, per la squadra di De Laurentiis è arrivato il momento di verificare con attenzione l’opportunità di continuare un progetto guidata da Benitez. Le voci di una possibile partenza si susseguono da mesi, come le continue richieste del tecnico per una squadra più forte. Ad onor del vero, comunque, la formazione del Napoli vista stasera era sicuramente superiore a quella del Dnipro, ma la differenza non si è vista. Le recenti polemiche scatenate dalle dichiarazioni del tecnico dopo Parma (con relativa squalifica) potrebbero averlo definitivamente allontanato dal cuore di De Laurentiis, soprattutto considerando la volontà del Patron azzurro di avere un tecnico che abbracci anima e corpo il progetto azzurro, cosa mai avvenuta nè con Mazzarri nè tanto meno con Benitez.
Il Napoli, strafavorito prima di giocare la semifinale, quando era reduce dalla impressionante dimostrazione di forza sul Wolfsburg, ancora una volta si è inceppato al momento di compiere l’atesso salto di qualità e sempre al cospetto di un avversario oggettivamente di diversa caratura, riuscendo a realizzare una sola rete in  2 partite, nonostante le numerosissime occasioni avute, soprattutto nella gara di andata. La rete in netto fuorigioco subita al San Paolo non può giustificare in toto un’eliminazione che brucia.
La squadra ucraina era nettamente inferiore al Napoli, come ha dimostrato la sua sudatissima qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Inseriti nel girone dell’Inter, quello F, gli Ucraini  avevano perso entrambe le partite disputate contro la squadra di Mancini (allora Mazzarri, ironia della sorte), qualficandosi solo all’ultima giornata come seconda ai danni della squadra azera del Qarabag.

DNIPRO-NAPOLI 1-0 (0-0)

MARCATORE al 13’s.t. Seleznyov
DNIPRO (4-2-3-1) Boyko 7 – Fedetskiy 5.5, Douglas 7, Cheberyachko 6.5, Matos 6.5- Kankava 7, Fedorchuk 6 – Luchkevych 6.5 (67′ Matheus 6.5), Rotan 6, Konoplyanka 7.5 (86′ Bruno Gama) – Seleznyov 7.5 (75′  Kalinic 6)
A disposizione: Lastuvka, Vlad, Bezus, Shakhov All.: Markevych 8
NAPOLI (4-2-3-1) Andujar 6.5 – Maggio 5, Albiol 5.5, Britos 5, Ghoulam 5.5 – David Lopez 4.5 (79′ Henrique sv ), Inler 5.5 – Callejon 5, Gabbiadini  5.5 (60′ Hamsik 6), Insigne 5 (61′  Mertens 6.5) –  Higuai 5
A disposizione: Rafael Cabral, Koulibaly, Jorginho, Gargano) All.: Benitez 5
Ammoniti:  Boyko, Matos, Kankava, Seleznyov, Matheus (D) Ghoulam, Gabbiadini (N)
ARBITRO Matic (Serbia).

NOTE
Spettatori 70mila circa

 

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