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Europa League: psicodramma Roma, dominio viola e per Garcia spogliatoio in frantumi. Cronaca

Probabilmente anche i più accaniti tifosi juventini, solerti sulla rete,dopo la sconfitta casalinga con la Samp, a postare in forma di scherno le immagini di un Garcia intento a suonare il violino o dirsi certo dello scudetto giallorosso, avranno provato una sorta di inconfessabile tristezza nel vedere la Roma buttare nel cestino un anno e mezzo di gran bel gioco, vanificando tutto in un paio di sciagurati mesi. Quel che è certo è che il giocattolo si è rotto, qualunque siano le motivazioni.
Ragioni, però, che difficilmente non possono incuriosire: problema fisico? Mentale, innescato dal cappotto interno subito dal Bayern? O giocatori, o una parte di essi, ormai ai ferri corti con Garcia? Le ultime dichiarazioni di Nainggolan, anche se poi parzialmente rettificate, e i tanti rumors relativi a qualche crepatura nello spogliatoio, farebbero pensare che qualcosa di vero in questa ipotesi possa anche esserci.
Difficile dirlo con precisione, di certo c’è che c’è modo e modo di uscire, ma non puoi farlo prendendo tre reti nei primi 20 minuti.
Ironia della sorte, poi, il vedere il proprio giustiziere avere le sembianze di quel Montella, allontanato dalla panchina giallorossa perchè considerato non all’altezza. Tecnico gigliato, protagonista del doppio addio dei Giallorossi alle Coppe, con una squadra che, assenti o giù di corda i propri bomber, passeggia all’Olimpico e sulle macerie romaniste, con tre gol dei difensori, mostrando una versatilità tattica e un’intercambiabilità degli interpreti che poche squadre in Europa oggi possono vantare

E così la Fiorentina batte la Roma 3 – 0 nella gara di ritorno giocata all’Olimpico e passa ai quarti di finale di Europa League. Per i Giallorossi quasi un’umiliazione, con tre reti prese in 21 minuti e molte altre occasioni per i Viola.
Un match che, naturalmente, è finito per sfociare in una grossa contestazione da parte dei tifosi della curva Sud che prima sono usciti dallo stadio dopo la prima mezzora di gioco, e poi sono rientrati dieci minuti prima del termine per chiedere conto ai giocatori della loro prestazione, “invitando” gli stessi, sino ad un paio di mesi fa osannati come autentici eroi,  a sfilarsi la maglia. E siccome quando piove grandina, la Roma è uscita dal campo anche con gli infortuni di Keita e Yanga Mbiwa, e con l’espulsione rimediata nel finale da Ljajic.
Una sconfitta che fa male ai padroni di casa perché arriva dopo una gara di andata dove tutto sommato aveva meritato il pareggio per 1 – 1, sfiorando anzi nel finale la vittoria e dopo un posticipo di lunedì sera dove aveva ceduto si  alla Samp, ma, almeno nella prima frazione, aveva evidenziato timidi segnali di risveglio e di ritrovato gioco. Ora questa sconfitta che appare più che altro un’autentica resa.
Le reti della squadra di Montella portano la firma, come abbiamo detto, di tre difensori, Gonzalo Rodriguez su rigore, Alonso e Basanta, ma anche Salah ha fatto impazzire la difesa avversaria chiudendo la sua gara con due legni, un palo ed una traversa, a dimostrazione del dominio assoluto della squadra di Andrea Della Valle, che a fine gara è andato a prendersi gli applausi dei suoi tifoni sotto il settore a loro riservato.
A fine gara i giocatori giallorossi sono andati sotto la curva a parlare con i tifosi, ma più che altro hanno dovuto subire gli insulti e le grida di rimprovero, venendo trattati da “mercenari”. Garcia, che si è preso tutte le sue colpe,così come ha fatto il DS Sabatini, ha detto comunque che si deve ancora pensare al Campionato, con le 11 gare da qui alla fine da disputare con il massimo impegno, a difesa di un secondo posto, sul quale, oggi come oggi, in molti non scommetterebbero neppure un centesimo.
Tutt’altra atmosfera in casa viola, dove  si comincia a pensare in grande, puntando alla finale di Coppa Italia ( ritorno con la Juventus al Franchi il 7 Aprile) e ad andare più avanti possibile in Europa League, dove fra qualche minuto si consocerà il nome della prossima avversaria. La Fiorentina ha ripetuto, migliorandola, la prestazione di circa un mese fa in Coppa Italia, quando si impose per 2 – 0, ed è scesa in campo con l’intenzione di fare la partita senza lasciarsi intimorire dai giallorossi.

Gli uomini di Montella sono stati bravi a  capitalizzare  le “nefandezze dei Romanisti e dopo la terza rete hanno letteralmente chiuso la gara, non lasciando quasi mai spazi ai possibili tentativi di recupero della Roma, e rischiando anche di trasformare la partita in una goleada.
Impossibile da parte di molti tifosi giallorossi non fare un paragone, attualmente impietoso, su Salah, uomo che Sabatini aveva messo nel mirino, prima che lo prendesse la Fiorentina, con l’imbolsito ivoriano Doumbia, con i risultati che si possono immaginare.
Guardando le due formazioni al momento del calcio d’inizio si vede che il tecnico della Roma ha rinunciato a schierare il suo capitano e confermato nel tridente Gervinho, con Florenzi e Ljajic. La squadra, però, non ha problemi di moduli, quanto di “testa”, e si dissolve alla prima occasione.
Al 4° minuto, dopo un buon inizio capitolino,  Salah si fa vedere, con un tiro di sinistro che finisce alto. Dopo altri 3 minuti è Holebas a commettere un fallo tanto ingenuo quanto netto su Mati Fernandez in area. Gonzalo Rodriguez insacca, ma l’arbitro fa ripetere per l’ingresso in area di alcuni viola e l’Argentino torna a segnare calciando dalla parte opposta. Dopo pochi minuti il pasticcio lo combina Skorupski che tentando di salvare un pallone destinato al corner, di fatto lo rimette a disposizione della Fiorentina e Alonso può insaccare il pallone del 2 – 0.
Con gli schemi saltati la Fiorentina ha buon gioco e dopo 21 minuti arriva la rete del 3 – 0 con un colpo di testa di Basanta che si erge sopra la difesa giallorossa insaccando. Dopo mezz’ora la clamorosa contestazione del pubblico della Sud, che abbandona lo stadio. Intanto la Roma è solo qualche invenzione di Pjanic, mentre nessuno degli altri è in grado di creare qualcosa ed anche il neo entrato Iturbe non riesce a mettersi in evidenza nel marasma generale. Mentre nel finale di tempo la Roma riesce a confezionare un paio di tiri da fuori che non impensieriscono affatto Neto, in casa viola è ancora Salah a mettersi in evidenza, e la partita scorre verso gli uomini di Montella, che ha solo un contrattempo, la perdita di Savic,a appena rientrato dopo un infortunio. Anche Mati Fernandez è molto più vivace e preciso rispetto a sette giorni prima e Gonzalo Rodriguez dà sicurezza a tutto il reparto difensivo.
In apertura di ripresa Salah potrebbe siglare il 4 – 0, ma prima è la traversa a dirgli di no, e poco dopo Babacar non riesce a trasformare un suo prezioso passaggio. Per l’Egiziano della Fiorentina anche un palo, colpito al 32esimo, prima che la gara si trascini stancamente fino al termine dei 90 minuti, quando scatta la contestazione del pubblico romanista nei confronti dei propri giocatori e di una situazione in casa romanista che, nelle ultime settimane, si è fatta sorprendentemente pesante.

Roma-Fiorentina 0-3 

Marcatori: 8′ Gonzalo rig. (F), 18′ Alonso (F), 21 ‘ Basanta (F)

Roma (4-3-3): Skorupski 4 – Torosidis 4.5 (26′ Iturbe 5), Yanga Mbiwa 5 (58′ Astori 6), Manolas 4.5, Holebas 4.5 – Pjanic 5, De Rossi 4,5, Keita 5 (44′ Verde 6) –  Florenzi 6, Ljajic 5, Gervinho 5. A disposizione: De Sanctis, Cole, Totti, Doumbia. All.: Garcia 4.5

Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Basanta 7, Gonzalo Rodriguez 7, Savic 6,5 (40′ Tomovic 6) – Alonso 6.5, Mati Fernandez 6,5, Badelj 6,5, Borja Valero 6,5 (80′ Aquilani sv), Joaquin 6 – Babacar 6 (64′ Vargas 6), Salah 7. A disposizione: Lezzerini, Richards, Bardini, Lazzari, Pasqual, Ilicic, Gomez. All.: Montella 7

Ammoniti: Basanta (F)

Espulso: Ljajic (R)

ARBITRO Cakir (Turchia).

 

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