Sport

Giro d’Italia 16esima tappa: Contador fa il Pantani sul Mortirolo, crisi Aru ora terzo. Cronaca tappa

La 16esima tappa del Giro d’Italia, che ha visto i corridori percorrere i 174 chilometri che separano Pinzolo da Aprica ha offerto al pubblico presente, e a quello che ha assistito alla gara in televisione, delle emozioni che non si vedevano da tempo. A regalarle è stato soprattutto Contador; lo Spagnolo, staccato lungo il tratto pianeggiante che ha preceduto il Mortirolo, è stato autore di una rimonta d’altri tempi, che ha fatto tornare in mente a più di una persona le imprese di Pantani. A vincere la gara, però, è stato Landa; il Basco è riuscito ad ottenere il secondo successo in questa edizione del Giro, dopo la vittoria ottenuta a Campiglio. Aru, nonostante l’Astana anche oggi abbia dimostrato di essere sicuramente la squadra più forte in gara, ha vissuto un pomeriggio molto difficoltoso, andando in crisi in più occasioni (forse anche a causa di un’insufficiente alimentazione in corsa), ma è riuscito comunque a limitare i danni, pur perdendo il secondo posto nella classifica generale.

La tappa che attendeva i corridori era una delle più dure di questa edizione del Giro d’Italia, anche se ancora dovranno essere affrontati altri due giorni di alta montagna (che porteranno, rispettivamente, a Cervinia e al Sestriere).
La 16esima tappa, infatti, prevedeva il Passo del Mortirolo, ossia quella che è stata denominata “Montagna Pantani“, un tratto di 12 chilometri con una pendenza media dell’11% e picchi massimi addirittura del 18%. L’arrivo in salita ad Aprica era il 5° Gpm di giornata. Ben 4.500 i metri di dislivello, per un percorso che richiedeva muscoli e grande senso tattico.
Ma a dare il via alla battaglia, a sorpresa, è stata la pianura. Infatti, mentre i corridori erano intenti a percorrere il tratto della valle di Tirano in direzione Mortirolo, la Katusha ha deciso di fare un “ventaglio”, dividendo il gruppo in 3 parti. Si è creata una fuga, che ha visto al suo interno Pellizotti ed Hesjedal; all’inseguimento dei battistrada si è subito portata l’Astana, mentre Contador si è ritrovato improvvisamente a dover recuperare un minuto dalla squadra di Aru, avendo pochi compagni a disposizione. Il leader della classifica non ha neppure potuto contare sulla collaborazione della Movistar, che non si è resa disponibile per i cambi. Le cose, per Contador, sono peggiorate quando si è venuto a trovare solamente in compagnia di Kreuziger a 45 dal traguardo. A quel punto ha deciso di partire da solo, imboccando il Mortirolo con la grinta che lo ha sempre caratterizzato nelle corse a tappe. Lungo i tornanti più duri della montagna, con pendenze attorno al 18%, lo Spagnolo ha recuperato secondi su secondi, salendo a velocità doppia rispetto a chi lo precedeva. Davanti, Landa ha continuato a rimanere in testa al gruppetto, cercando di aiutare un Aru non in giornata brillantissima. Ma Contador, nell’arco di 4 chilometri di Mortirolo, è riuscito a portarsi sugli Astana, rimanendo in loro compagnia per un breve tratto e poi decidendo di attaccarli, scollinando in compagnia dell’olandese Steven Kruijswijk, diventato nuova maglia azzurra proprio al termine della tappa. Aru, a quel punto, ha deciso di lasciare via libera a Landa, rimanendo solo. Il Sardo ha comunque dimostrato un grande carattere, recuperando parzialmente in discesa e venendo fermato solamente dalla rottura della catena. Durante la scalata dell’ultima montagna di giornata, quella di Aprica, ha avuto un nuovo momento di crisi. Intanto, davanti si erano formati due gruppi, da 3 corridori ognuno. In testa quello comprendente Landa, Contador e Kruijswijk e, ad inseguire, Trofimov, Amador e Hesjedal.

A 3 chilometri dall’arrivo ha provato lo scatto decisivo Landa, con Contador che ha cercato di mettersi alla sua ruota salvo desistere pochi metri dopo. Al traguardo Landa si è presentato a braccia larghe, giungendo con 38 secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Aru, che è arrivato stravolto dalla fatica e, forse, dalla fame, ha accumulato 2 minuti e 51 di ritardo. Al termine della tappa un emozionato Contador ha voluto raccontare come queste giornate siano quelle che la gente ama ricordare. I giornalisti hanno voluto indicare al campione iberico che un’impresa simile era stata compiuta in passato da Pantani (in quell’occasione il “Pirata” era riuscito a vincere la tappa). Contador ha però ricordato che il paragone con Marco è troppo, ed è una cosa che potrebbe fargli venire i brividi. Il vero avversario dello Spagnolo in queste ultime tappe potrebbe essere diventato proprio Landa, ora secondo in classifica.

 

Leave a Response