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Champions League: Ancelotti e Real fischiati al Bernabeu contro lo Schalke, Porto a valanga sul Basilea

Nonostante la qualificazione ottenuta Ancellotti ha tanto cui pensare, dopo la partita che ha visto la sua squadra soccombere in casa contro i tedeschi dello Schalke 04. Il Real Madrid, infatti, non è riuscito ieri sera, nonostante l’apporto del suo pubblico, a venire a capo di una partita che si è presentata ostica fin dal primo minuto.

Tedeschi meglio disposti in campo e con più voglia di fare l’impresa al Santiago Bernabeu, partono aggressivi fin dal primo minuto e mettono immediatamente in difficoltà la difesa di casa. Al 20° su cross dell’ottimo Barnetta, geniale velo di Huntelaar e bomba di Fuchs che piega le mani al colpevole Casillas. Gli ospiti ci credono ma si scoprono e su un angolo (regalato dalla difesa tedesca) il solito Ronaldo pareggia i conti. Ancora emozioni prima della fine del primo tempo, prima una traversa di Huntelaar, e poi su l’ennesima incertezza del portiere spagnolo il 2-1 firmato dal “cacciatore” (pronto a raccogliere un goffo rinvio diel numero uno delle Merengues). Ma è sempre il solito CR7 a rimettere la partita sul giusto binario, al 45° anticipa Wellenreuther e insacca di testa rimettendo in pari la partita.
Le squadre vanno negli spogliatoi sul 2 a 2 ma è netta la superiorità dei Tedeschi nella prima frazione di gioco.

Al rientro sul terreno di gioco la musica non cambia, la squadra di Di Matteo ci crede e costringe i Madrileni nella propria aria con un pressig alto e buoni fraseggi a centrocampo. Al 53° il discorso qualificazione sembra definitivamente chiuso, su una ripartenza dei bianchi, Benzema con uno splendido taglio si “mangia” tutta la difesa e deposita in rete la palla del 3-2. Partita chiusa? Nemmeno per sogno, i  tedeschi non demordono e rimontano prima con Sané e poi sempre con l’ex Huntelaar (a sei minuti dalla fine) costringendo così alla sofferenza il Real fino alla fine.
Ultimi minuti e recupero (soli tre minuti) con lo Schalke avanti a testa bassa e Real che deve ringraziare le parate di Casillas (su Sané e Benedikt Höwedes), per aver raggiunto i quarti.
Alla fine del match muso lungo per Ancellotti (con il pubblico che ne invoca le dimissioni, In rete spopolano gli hastag #Ancelottiveteya e #Ancelottidimision), mentre unanimi complimenti invece a Di Matteo e ai suoi ragazzi per aver reso onore a una partita che sembrava scontata. Real che esce tra i fischi dei suoi supporter’s, fischi del tutto meritati. Per l’ex mister rossonero  tanto da lavorare soprattutto nel comparto difensivo (ieri ha sostituito entrambi i terzini), che soffre tantissimo sul pressing degli avversari, e sembra incapace di impostare il gioco per i tanti campioni che popolano il reparto avanzato

Nell’altra partita Porto-Basilea il discorso qualificazione (nonostante l’assenza di bomber Jackson Martinez nelle file dei Lusitnani)  non è mai stato messo in dubbio. Gli Svizzeri sono stati incapaci di impensierire la difesa portoghese e i ragazzi di Lopetegui non hanno praticamente mai rischiato nulla, controllando in scioltezza la gara per entrambe le frazioni di gioco. Parte iniziale che ha visto il grave infortunio di Danilo (travolto da un uscita kamikaze da parte del portiere svizzero, Fabiano) che dopo aver perso i sensi per qualche secondo è stato trasportato in ospedale. I goal di Brahimi (al 14°) Herrera (47°) Casemiro (56°) e Aboubakar (76°) non hanno fatto altro che legittimare una qualificazione del tutto meritata, in un ottavo che non ha mai messo in dubbio il vero valore delle squadre. Per gli svizzeri allenati dall’ex juventino Paulo Sousa non si registrala sul cartellino nessuna azione degna di nota, e lo sterile possesso palla a tratti mantenuto ha portato solamente a qualche tiro da lontano, che non ha impensierito il portiere avversario. Nel finale espulsione per lex nerazzurro Samuel-
I Portoghesi , ai quarti dopo 6 anni, d’altronde si presentano con nessuna sconfitta in questa tornata di Champion’s’, e presentano una squadra compatta e con buone individualità, che nel proseguo della competizione sarà capace di mettere in difficoltà chiunque.

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