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Tour de France 6° tappa: nel tour delle cadute, ko anche Tony Martin. Anche Nibali coinvolto

Al Tour de France, un’altra caduta in gruppo, che coinvolge la maglia gialla Tony Martin ed il nostro Vincenzo Nibali, sciupa il finale della tappa che è stata vinta da Stybar, compagno di squadra proprio di Martin, che ha approfittato della caduta che ha diviso il gruppo quando mancava appena un chilometro al traguardo, per precedere sul traguardo di Le Havre di pochi secondi Sagan, ancora piazzato dopo la tappa di ieri.

Quando è accaduto il fattaccio il leader della corsa si trovava sulla parte sinistra della strada, in quel momento in salita ed ha sbandato andando a colpire il corridore alla sua destra, che a sua volta ha colpito Nibali, che è rimasto a terra sotto un groviglio di bici. Appena rialzatosi Martin si è reso conto di avere un grave problema ad una spalla, probabilmente una clavicola fratturata ed è stato immediatamente soccorso e circondato dai compagni di squadra, ch successivamente lo hanno scortato fino al traguardo, che la maglia gialla ha voluto oltrepassare in sella alla sua bicicletta. Lo squalo di Messina, invece, si è rialzato ed è riuscito a tagliare il traguardo senza bisogno di aiuti, anche se naturalmente dolorante per la caduta, piazzandosi 92esimo. Il suo tempo, come quello di Tony Martin, e degli altri corridori che sono stati coinvolti nel capitombolo, è stato “neutralizzato“, un quanto la caduta è avventa negli ultimi 3 chilometri di corsa e quindi nell’ordine d’arrivo risultano con lo stesso tempo di Sagan, primo del gruppo. Anche Quintana ha tagliato il traguardo di Le Havre con una mano che sanguinava.
Nel dopocorsa si è poi saputo che Tony Martin ha dovuto abbandonare la corsa e sarà operato ad Amburgo e pertanto alla partenza della tappa successiva la maglia gialla torna sulle spalle di Froome, anche se l’uomo Sky ha annunciato che non la indosserà come segno di rispetto verso lo stesso Martin ed il suo infortunio. In precedenza anche lo svizzero Cancellara aveva dovuto abbandonare la corsa per una caduta quando era in maglia gialla. La seconda posizione di Peter Sagan è la terza conquistata in questa edizione del Tour de France e gli permette di guadagnare altri 6 secondi grazie all’abbuono. Terzo si è classificato Bryan Coquard, mentre il miglior piazzamento tra i corridori italiani è stato per il secondo giorno consecutivo quello di Cimolai, piazzatosi ottavo.

La corsa si era infiammata nel finale quando i corridori hanno affrontato gli ultimi 1500 metri di tappa che presentavano una pendenza del 7%, per poi spianare leggermente nel finale. Prima dell’arrivo a Le Havre il gruppo aveva raggiunto anche gli uomini in fuga, con il belga Kenneth Van Bilsen, portacolori della Cofidis, ultimo ad arrendersi, mentre i suoi compagni di fuga Perrig Quémeneur della Europcar e Daniel Teklehaimanot della MTN-Qhubeka avevano ceduto poco prima.
I tre erano partiti in fuga poco dopo l’inizio della tappa, ed erano riusciti a conquistare quasi 12 minuti e mezzo di vantaggio prima che il gruppo si mettesse in azione rosicchiando pian piano tutto il vantaggio che avevano accumulato. Durante la fuga i tre hanno affrontato i tre GPM di quarta categoria che erano previsti nel corso della tappa, ognuno che assegnava un punto per la maglia a pois, e l’eritreo Teklehaimanot è riuscito a conquistarli tutti, prendendosi così la maglia di leader degli scalatori con tre punti, mentre Rodriguez restava fermo a 2 punti. Il 26enne corridore della formazione sudafricana non è nuovo a questo genere di prestazioni, visto che aveva vinto la classifica degli scalatori al Giro del Delfinato.
Anche la prossima altra tappa sulla carta sembra riservata ai velocisti, sperando che si fermi il trend delle cadute che finora ha riservato sorprese ogni giorno. Da Livarot si arriverà Fougeres, dopo aver percorso 190 chilometri attraversando la regione della Bassa Normandia, con un solo Gpm, anche questo di quarta categoria, che si affronta dopo 12 chilometri di corsa. Per un tedesco che abbandona corsa e simbolo del primato, un altro che lo conserva; André Greipel infatti è ancora maglia verde della classifica a punti dopo la sesta tappa, ma ora vede Peter Sagan sempre più da vicino: il Tedesco nella sesta tappa ha ottetto solo 10 punti grazie al traguardo volante di Saint Léonard, mentre il suo avversario si è dovuto accontentare di un punto in meno, 9, al traguardo volante, ma ne ha incamerati 30 all’arrivo con il secondo posto, mentre Greipel è rimasto staccato per la caduta. Ora il distacco è veramente minimo, ridotto a soli tre punti. Lo Slovacco inoltre, conserva la maglia bianca di leader della classifica dei giovani e per il secondo giorno consecutivo ha messo in saccoccia i 6 secondi dell’abbuono, così che ora Barguil insegue con un distacco di 52 secondi, mentre il terzo, Quintana, è a 1 minuto e 41 secondi.
Nella classifica generale scalano tutti avanti di una posizione per il ritiro di Martin, con Froome che è inseguito a 13 secondi da Van Garderen, mentre solo 2 secondi dietro c’è Peter Sagan. Seguono poi Gallopin, Van Avermaet, Uran e Contador. Per Nibali, primo degli italiani, la 12esima posizione, con 1 minuto e 38 secondi da Froome.

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