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Vojvodina-Sampdoria 0-2: La Samp non trova la qualificazione, ma salva la faccia. Ora serve fare mercato

La richiesta di tifosi e dirigenza era quella di mettere in campo l’orgoglio e cercare di salvare la faccia. La missione è stata compiuta, ma vedendo il 2 a 0 con cui la Sampdoria ha battuto a domicilio il Vojvodina nel ritorno del preliminare di Europa League, rimane forte il rimpianto per il disastro dell’andata. I quattro goal presi a Torino erano, infatti, assolutamente evitabili e il passaggio del turno alla portata.

Al di là della delusione per l’uscita prematura dall’Europa League rimane comunque una prestazione di carattere, grazie alla quale Zenga ha salvato la propria panchina: la vittoria infatti ha convinto Ferrero a confermarlo alla guida dei Blucerchiati, allontanando almeno per il momento l’ombra di Del Neri e quella di Montella.
Prima dell’inizio del match vi è stato l’omaggio a Boskov, indubbiamente molto toccante.
All’annuncio delle formazioni ufficiali non vi sono state novità dell’ultima ora. Zenga ha, infatt,i confermato per 10/11 la formazione dell’andata, sostituendo l’infortunato Palombo con Coda. Le uniche novità sono state di tipo tattico, perchè l’Uomo Ragno ha inserito Coda in quello che è il suo ruolo naturale e ha disposto i propri giocatori con un modulo diverso rispetto a quello che si era visto a Torino: confermato Fernando a protezione della difesa, ha inserito Soriano in una posizione a lui più congeniale, quella di rifinitore dietro le due punte.
Ma a fare la differenza rispetto al match d’andata non è stato tanto il modulo quanto lo spirito con cui la Samp ha affrontato l’impegno: i giocatori hanno corso di più e si sono dati una mano in ogni zona del campo. Dopo un paio di occasioni sprecate, i Liguri sono passati in vantaggio al quarto d’ora: il goal è nato sull’asse Muriel-Eder, con il primo che ha creato l’assist che l’oriundo ha concretizzato. Chi invece sembra rimasto al match d’andata è stato uno dei neo-acquisti, ovvero l’ex Chievo Zukanovic, che non solo non è mai riuscito ad essere partecipe della manovra d’attacco, ma non è riuscito nemmeno ad essere un valido argine nella zona di campo di sua competenza, dove Vasilic e Stanisavljevi fanno il bello e il cattivo tempo.
La Samp comunque, nonostante ciò, ha costruito altre occasioni da goal: la più limpida del primo tempo è stata quella capitata sui piedi di Soriano, che però ha sprecato malamente un assist fenomenale di Krsticic.

Nella ripresa una condizione non ancora ottimale ha fatto la differenza, insieme ad una panchina non all’altezza della situazione. E’risultato quindi logico vedere una Samp in difficoltà e che per ben due volte ha dovuto ringraziare un Viviano in stato di grazia, che ha negato il goal prima a Ivanic e poi a Sekulic. Tuttavia, quando il pareggio sembrava ormai questione di minuti è arrivato, invec,e il raddoppio doriano: a dare la seconda gioa della serata a Zenga e ai tifosi arrivati in Serbia è stato Muriel. A questo punto qualcuno ha cominciato a credere alla possibilità di fare l’impresa, ma sarebbero serviti due goal in 20 minuti e l’inserimento dalla panchina di Ivan e Bonazzoli non è stato sufficiente per completare la rimonta. La vittoria finale, come detto, aumenta in un certo senso il rimpianto per quanto successo nel match d’andata.

Ora Zenga ha sicuramente reso più salda la sua posizione in sella alla panchina blucerchiata e l’onore è in parte salvo, ma quel che rimane certo è che la società debba intervenire pesantemente sul mercato, perchè dal doppio confronto coi Serbi è emerso chiaramente come i ricambi attuali non siano all’altezza, provenendo tutti o dalle giovanili o dalle serie inferiori. Sembra anche per questo sempre più vicino il ritorno di Cassano: secondo alcune indiscrezioni il contratto sarebbe ormai pronto e sarebbe stata inserita anche una clausola, voluta fortemente dal presidente Ferrero: tale clausola darebbe la possibilità alla Samp di risolvere unilateralmente il contratto nel caso in cui il giocatore dovesse avere uno dei tanti comportamenti sopra le righe che ne hanno contrassegnato la parabola agonistica. Ma Fantantonio non è l’unico nome su cui la Samp sta lavorando: Zenga ha infatti chiesto esplicitamente un centravanti, visto l’addio di Okaka, il quale è andato a cercare gloria nel campionato belga. Il nome più gettonato, dopo il mancato ingaggio dell’esperto Samaras, sembra essere quello di un giocatore che il campionato italiano lo conosce bene, ovvero German Denis, ex di Napoli e Udinese, attualmente di casa a Zingonia.

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